
A seguito del rilascio della concessione relativa agli scavi archeologici presso la Grotta dei Vallicelli, si è tenuto un sopralluogo congiunto, che ha visto la presenza di Aldo Manno, assessore del Comune di Monte San Giacomo, di Giovanna Baldo, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, e di Adriana Moroni, docente dell’Università di Siena. Il sopralluogo è propedeutico all’inizio degli scavi, previsti per fine settembre.
Si tratta di un progetto ambizioso che si inserisce nel più vasto contesto di ricerca scientifica su scala euroasiatica, legato alla presenza dell’Uomo di Neanderthal (Paleolitico medio) anche sul Monte Cervati. Per quanto riguarda gli aspetti scientifici, è previsto il coinvolgimento di più Atenei: le Università di Siena e Bologna e l’Università canadese Simon Fraser. Due tra le cavità più significative dal punto vista archeologico si trovano nel Comune di Monte San Giacomo: la Grotta dei Vallicelli e l’inghiottitoio di Pian di Varlacarla (detto anche Grotta Merola).
Grande soddisfazione esprime l’assessore Aldo Manno a nome dell’amministrazione comunale: “Abbiamo avviato più di un anno fa, in accordo con l’Università e la Soprintendenza, l’iter per ottenere la concessione di scavo. Decreto giunto qualche settimana fa e grazie al quale avvieremo una nuova campagna di scavi. Dopo 25 anni, grazie alle nuove tecnologie disponibili, ci aspettiamo di avere dei risultati più precisi ed attendibili. Stiamo lavorando inoltre per istituire un tavolo tecnico con diverse professionalità e su più livelli istituzionali al fine di concordare una strategia comune di rilancio della Grotta dei Vallicelli e dell’Archeodromo, da anni fermo al palo, e che nelle nostre intenzioni dovrà diventare il polo didattico dei Vallicelli per i giovani studenti universitari e per le scolaresche”.
