La magia della Certosa di San Lorenzo di notte è imperdibile. Soprattutto sapendo che le occasioni nell’arco di un anno per ammirarla dall’interno dopo il tramonto si contano sulle dita di una mano. Una di queste è senz’altro Mare Nostrum, rassegna internazionale che propone spettacoli di danza e mostre fotografiche nel “Grande Attrattore Culturale” della Regione Campania.
La rassegna è promossa dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania e coinvolge tre musei del territorio – la Certosa di San Lorenzo di Padula, il Museo archeologico nazionale e il Parco archeologico di Pontecagnano, e il Museo archeologico nazionale di Eboli – con l’obiettivo di favorire il dialogo tra culture diverse attraverso molteplici linguaggi artistici, con una particolare attenzione alla danza contemporanea.
L’ingresso alla Certosa e la visione degli spettacoli e delle mostre fotografiche sono completamente gratuiti.
Ieri, nella serata inaugurale, abbiamo raccolto le testimonianze dell’organizzazione di un evento che come pochi è in grado di coniugare la cultura del bacino del Mediterraneo attraverso la danza di 5 Paesi nell’incanto certosino.
Claudio Malagone
direttore artistico di Mare Nostrum 2025
Maria Teresa Scarpa
responsabile organizzazione progetto Mare Nostrum 2025
Giampiero Scafuri
fotografo curatore di Corpi Fluidi, Confini Liquidi nell’abito di Mare Nostrum 2025