Di Angela Freda
Si avvicina la data di inizio della tre giorni della manifestazione “Arti, mestieri ed Usanze. Carlo V ne la terra de la Sala”. L’evento si terrà il prossimo 1,2 e 3 agosto nel centro storico di Sala Consilina ma ieri si è dato inizio alle celebrazioni con un convegno che ha voluto incastonare dal punto di vista storiografico i fatti da cui prende vita la rievocazione storica.
Un evento fortemente voluto anche dall’Amministrazione comunale salese, rappresentata per l’occasione dal Presidente del Consiglio Antonio Santarsiere, in collaborazione con l’associazione “Arte e Mestieri” e con il Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia” per dare forza alla candidatura di Sala Consilina a Capitale della Cultura 2028. E così, nel corso di una chiacchierata amichevole tra il giornalista Geppino D’Amico ed il Professore Carmine Pinto, docente di Storia Contemporanea all’Università degli studi di Salerno, tenutasi presso l’Auditorium del Polo Culturale Cappuccini di Sala Consilina, sono stati affrontati diversi aspetti di questa importante pagina di storia cinquecentesca.

Dalla conquista di Tunisi nel 1535, all’approdo in Sicilia, fino alla risalita a cavallo insieme alle sue truppe di tutta la penisola, attraverso Napoli, la Calabria ed il Vallo di Diano. Un viaggio che intendeva anche riaffermare la supremazia spagnola sull’Italia ed affrontare alcune importanti questioni di carattere politico: tra queste, la ricomposizione della frattura tra la corona e l’aristocrazia siciliana dopo le drammatiche rivolte del 1517 e del 1523, e l’aspetto, molto delicato, delle relazioni con il Papato, col quale urgeva una riconciliazione dopo il feroce sacco dei Lanzichenecchi del 1527.
Il viaggio di Carlo V in Italia fu un evento eccezionale che suscitò grande entusiasmo ed interesse da parte dei contemporanei, come risulta dai documenti d’archivio e dai brevi e talora vivaci resoconti elaborati dagli storici e dagli eruditi del tempo.

L’associazione “Arte e Mestieri” infatti organizza la rievocazione del passaggio dell’imperatore a Sala Consilina basandosi sugli scritti di Costantino Gatta in cui si parla di una pergamena ritrovata negli archivi storici comunali in cui si raccontava del passaggio dell’Imperatore e dell’accoglienza e dei festeggiamenti da parte delle famiglie nobili salesi.
GUARDA L’INTERVISTA AD ANTONIO ROMANO, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “ARTE E MESTIERI”
GUARDA L’INTERVISTA AL PROFESSORE CARMINE PINTO