I Club Lions Capaccio Paestum Magna Grecia e Rotary Club Paestum Centenario, presieduti rispettivamente da Vincenzo Mallamaci e da Enzo Bagini, insieme per organizzare un importante momento di sensibilizzazione e formazione sul tema delicato della tutela dei minori. L’iniziativa, dal titolo “Bambini Violati”, promossa dai due Club con il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum si è svolta presso la Sala Erica, a Capaccio Paestum. Al centro dell’incontro la presentazione dell’opuscolo informativo “Bambini violati”, curato da Filomena Bianco e Teresa Cammarano, pensato per aiutare insegnanti ed educatori a riconoscere i segnali caratteristici nei bambini vittime di abusi. L’opuscolo sarà distribuito gratuitamente a tutto il personale scolastico e socio-educativo del territorio come strumento concreto di prevenzione, conoscenza e intervento.

di F. BIANCO e T. CAMMARANO
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Capaccio Paestum, Gaetano Paolino, dei presidenti dei due Club e dell’Assistente del Governatore del Rotary, Giuseppe Ametrano, sono intervenuti
autorevoli esperti e rappresentanti delle Istituzioni che ogni giorno si occupano della protezione dell’infanzia e dell’adolescenza: Filomena Bianco (Psicologa e Preside facoltà di Psicologia Università Isfoa), Teresa Cammarano (Psicologa), Francesco Rotondo (Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania), Roberta Manzo (Sostituto Commissario della Polizia di Stato – sezione Polizia Postale), Severino Spezia (Sovrintendente capo della Polizia di Stato – sezione Polizia Postale), Barbara Graziani (Referente della Casa Rifugio “Il Cortile”).
A concludere i lavori, coordinati dal giornalista Giuseppe D’Amico, la coordinatrice nazionale Lions per la tutela dei minori vittime di abusi.
Da sempre il Rotary ed i Lions hanno rivolto la propria attenzione allo sviluppo del benessere infantile nell’ottica di una piena espressione delle potenzialità e delle peculiarità personali del bambino. Molto spesso, purtroppo, come ci ricordano recenti episodi di cronaca anche recenti, le une e le altre restano mortificate da condizioni ambientali di violenza ed abuso che coinvolgono il bambino. Con questo strumento i Lions ed il Rotary, in perfetta sintonia con lo spirito di service che li accomuna, hanno inteso fornire uno strumento di decodificazione in grado di supportare il personale scolastico nella interpretazione di taluni segnali pericolosamente premonitori.
procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania
Grazie alle professionalità e alle competenze che i due Club hanno saputo fornire alla realizzazione del Progetto, è stato compiuto un primo passo verso quella sinergia di intenti che, nell’ottica di un articolato coinvolgimento di tutti gli attori sociali, psicologici e educativi, si ritiene essere un percorso obbligato per affrontare situazioni così dolorose.
L’evento rappresenta, quindi, un’occasione preziosa per il territorio non solo per accendere i riflettori su un tema spesso sommerso e doloroso, ma anche per fornire strumenti concreti e professionali a chi lavora a contatto quotidiano con i bambini.

Di rilievo gli interventi del Procuratore della Repubblica, Francesco Rotondo, e del Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Roberta Manzo. Entrambi hanno analizzato il triste fenomeno offrendo un utile contributo per individuarlo e combatterlo in famiglia, nella scuola e nella società.
Un’attenta azione di prevenzione consente di individuare per tempo il fenomeno e questo può fare la differenza nella vita di un bambino. Secondo l’American Psychological Association l’abuso infantile è “un danno a un bambino causato da un genitore o da un’altra persona che se ne prende cura. Il danno può essere fisico (violenza), sessuale (violazione o sfruttamento), psicologico (causa di stress emotivo) o di negligenza (carenze nelle cure necessarie)”
Il Ministero della Salute (2014), in accordo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altre agenzie dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) identificano come maltrattamenti infantili gli abusi e l’incuria (detta neglect) che colpiscono gli individui al di sotto dei 18 anni di età. Vengono inclusi ogni genere di maltrattamento fisico e/o emotivo, abuso sessuale, abbandono, negligenza e sfruttamento a fini commerciali o di altra natura, che abbia come conseguenza un danno reale o potenziale per la salute, la sopravvivenza, lo sviluppo o la dignità del bambino nel contesto di un rapporto di responsabilità, fiducia o potere (Ministero della Salute, 2014). Anche l’esposizione alla violenza tra i partner è inclusa tra le forme di maltrattamento infantile (intesa come violenza assistita).
L’abuso infantile è un evento in cui il minore viene minacciato o danneggiato da coloro che sarebbero incaricati delle sue cure o si trovino in una posizione di potere o autorità quali, ad esempio familiari (genitori, tutori legali, fratelli maggiori), insegnanti, allenatori sportivi, perfino leaders religiosi, ufficiali di polizia e giudici. Oltre alle relazioni delle due autrici dell’opuscolo vanno segnalati gli interventi di assoluto del Procuratore della Repubblica, Francesco Rotondo, e del Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Roberta Manzo. Entrambi hanno analizzato il triste fenomeno offrendo un utile contributo per individuarlo e combatterlo in famiglia, nella scuola e nella società. Purtroppo, l’abuso non conosce confini in quanto è presente in molte professioni. E per un bambino che ha subito un abuso le conseguenze sono drammatiche.
