
Sulla targhetta d’ingresso al secondo piano del presidio ospedaliero di Sant’Arsenio c’è scritto “Comunità Terrafutura”, ma si legge “Strada del cambiamento”.
È questa la sintesi perfetta di un percorso che, dal 1° giugno 2022 al 14 giugno 2025, ha già coinvolto 94 residenti in Comunità e 113 pazienti in regime ambulatoriale. La Comunità Terapeutica Terrafutura, fortemente voluta dal dottor Aniello Baselice e realizzata grazie al sostegno convinto del sindaco di Sant’Arsenio, Donato Pica, rappresenta oggi una delle esperienze più innovative nel campo della riabilitazione dalle dipendenze e dei disturbi correlati.
Una vera e propria scommessa vinta, grazie a un progetto che sin dall’inizio ha avuto l’obiettivo di offrire una possibilità concreta di cambiamento.
GUARDA IL VIDEO CON LA NUOVA PUNTATA DI CON-TATTO
“Bisogna smettere di cercare la felicità lì dove non c’è mai stata”, questo il tema attorno al quale si è sviluppata la giornata di festa organizzata per il terzo compleanno della Comunità, vissuta in un’atmosfera intensa e carica di emozioni, con la partecipazione delle famiglie e dei “figli di Terrafutura”. Tre anni di lavoro che hanno dato risposte a circa 200 persone, tra residenti e pazienti del Day Hospital e dell’ambulatorio specialistico. Il futuro ora guarda anche al potenziamento del percorso riabilitativo per le dipendenze digitali. Per il responsabile della struttura, Aniello Baselice, che è anche presidente dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, il ruolo di Donato Pica è stato fondamentale: “Il sindaco è stato un alleato prezioso per trasformare la scommessa iniziale in un risultato concreto”.
Cos’è Terrafutura

Inaugurata nel 2022 alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Terrafutura è un progetto rientrante nei Programmi di Residenzialità Intensiva Breve (PRIB) per le Addiction e i disturbi psicopatologici correlati.
L’obiettivo è permettere agli ospiti di vivere un presente e costruire un futuro senza lo stigma della cronicizzazione ed emarginazione, ma al contrario basato su attenzione, cura e centralità della persona. Ad oggi, si tratta dell’unico progetto promosso dal servizio pubblico per interventi riabilitativi mirati, oppure finalizzati a periodi di “sollievo” o “tregua”. Inizialmente erano previsti cinque residenti per ciclo di trattamento, sia dal territorio ASL Salerno che da tutta la Campania. Oggi i residenti sono saliti a otto e sono già pronti nuovi locali per portare a dodici il numero di ospiti.
Perché Terrafutura è un successo
Il vero punto di forza di Terrafutura è aver superato i vecchi modelli separati e conflittuali per la gestione dei pazienti con Disturbo Duale (dipendenza e disagio psichico), creando un modello integrato e globale che coinvolge anche le famiglie e i servizi territoriali. Come ha spiegato lo psicologo Marco D’Alto, con lunga esperienza nei Sert: “In passato molti ragazzi si barcamenavano in una terra di nessuno, sballottati tra Sert e Psichiatria; Terrafutura ha dato cittadinanza a ragazzi che avevano bisogno di entrambi i servizi”. Gli fa eco la collega Gerarda Mariconda: “Qui abbiamo tutti lo stesso obiettivo e ci confrontiamo con le persone”.
Le voci di chi ce l’ha fatta
Durante la festa del terzo anniversario, sono tornati anche alcuni ex ospiti insieme alle famiglie, per ringraziare gli operatori e testimoniare il cambiamento avvenuto. Alcune delle testimonianze più significative raccolte durante l’incontro:
-“Fuori di qui non mi ero mai confrontato con altri. Mi auguro di uscirne”.
-“Terrafutura ha creato una rete insegnandoci a vivere la vita in un altro modo”.
–“ Per me è casa; qui ho scoperto una nuova vita; ho capito chi ero e chi voglio essere”.
–“ Qui ho riacquistato la consapevolezza dei miei mezzi e questo non me lo toglierà più nessuno. Senza Terrafutura non sarei più me stesso”.
–“Grazie a Terrafutura la famiglia mi ha ridato tutto quello che avevo perso e che qui ho potuto recuperare.”
Lo staff e il futuro

Lo staff terapeutico è composto da:
- 3 psicologi: D’Alto, Mariconda, Amendola
- 1 psichiatra: Braiotta
- 10 infermieri
- 4 Operatori Socio-Sanitari (OOSS)
Gli ospiti provengono da tutta la Campania, anche se, come spiega il dottor Aniello Baselice: “Probabilmente c’è un problema ambientale: è più facile venire da Telese Terme o da Termoli che dalla vicina San Pietro al Tanagro. Però queste diffidenze stanno scomparendo. Comunque lavoreremo perché ci sia un maggiore coinvolgimento, soprattutto tenendo conto dei risultati: la qualità di vita di coloro che si sono rivolti a Terrafutura è cambiata in meglio.”
Un finale simbolico: “Vivere”
A chiudere la giornata, gli ospiti di Terrafutura hanno intonato tutti insieme “Vivere” di Vasco Rossi: un messaggio potente che riassume perfettamente lo spirito di un luogo dove, ogni giorno, si ricomincia davvero a vivere.