di Elia Rinaldi
Dopo l’incontro pubblico dello scorso 6 giugno sulla carenza idrica nel piccolo borgo del Vallo di Diano, il Comitato Acqua Buonabitacolo ha diramato una nota stampa per esprimere un ringraziamento formale al Sindaco Giancarlo Guercio per la sua – definita “tardiva” – disponibilità al confronto.
I rappresentanti del comitato si dichiarano “assolutamente insoddisfatti sia nel merito che nel metodo da ciò che è stato detto dal Sindaco e da chi lo ha coadiuvato in occasione dell’incontro”.
“Riteniamo che non siano state date risposte non solo concrete ed esaurienti, ma nemmeno pertinenti a molti dei quesiti da noi posti e sottoscritti da 445 persone”, afferma il comitato.
La prima domanda, quella cruciale – “Cosa si intende fare per risolvere il problema?” – avrebbe trovato, a loro avviso, solo risposte vaghe e imprecise, fatte di buoni propositi senza alcuna documentazione tecnica o tempistiche chiare.
Al centro delle critiche anche la dichiarazione del Sindaco secondo cui eventuali soluzioni definitive spetterebbero a chi governerà in futuro. “Il Sindaco ha abdicato al problema e si è sfilato, per il prosieguo, da qualsiasi impegno e/o responsabilità in merito”, sottolinea l’organizzazione.
Le altre soluzioni prospettate – evitare sprechi, usare correttamente l’acqua, contrastare gli allacci abusivi – sono state liquidate come ovvietà da manuale scolastico.
Il tono si fa più acceso quando si fa riferimento alla “criminalizzazione” dei cittadini, accusati di pratiche scorrette nella gestione delle utenze idriche. “È sembrato più un tentativo di sollevare l’amministrazione da qualunque responsabilità o sospetto di inadeguatezza”, dichiarano i portavoce, che respingono con anche l’invito – definito sarcastico – a fornire loro stessi una soluzione al problema della carenza idrica.