Di Giuseppe Geppino D’Amico

Il Rotary Club Napoli celebra i cento anni di vita con una mostra che si terrà a Palazzo Reale, nell’Androne delle Carrozze, e sarà visitabile dal 28 gennaio al 15 giugno 2025. “Cento anni di Rotary per Napoli” è l’esposizione multimediale che si propone di narrare la storia del Rotary Club Napoli attraverso un viaggio interattivo in un secolo di impegno, servizio e contributi alla comunità. In cinque ambienti, con cinquanta pannelli e grazie ad una combinazione di esposizioni fotografiche, documenti, video, testimonianze e installazioni interattive tramite QR code e NFC, i visitatori avranno l’opportunità di conoscere i valori del Rotary, tra cui servizio, solidarietà e promozione della pace, nonché l’impatto delle iniziative e progetti del Rotary per la Città di Napoli. Oltre alla mostra è stato pubblicato un libro nel quale vengono ripercorse le attività del Club in cento anni ricchi di storie e risultati esaltanti ma non privi di qualche momento difficile soprattutto negli ultimi cinque anni dal ventennio fascista.
GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA A MASSIMO FRANCO:

“Fondato nel 1924, il Rotary Club Napoli – spiega il curatore della mostra Massimo Franco, Presidente del Club nell’anno centenario e già Past Governor del Distretto 2100 (Campania, Calabria e Territorio di Lauria) – ha sempre posto al centro della propria missione il servizio agli altri, l’amicizia, e la promozione di alti valori etici. Nei decenni di iniziative umanitarie, culturali e sociali, abbiamo cercato di rispondere con concretezza e passione alle esigenze della nostra Città, lavorando per costruire un futuro migliore. La mostra non offre solo un viaggio nel tempo attraverso immagini, documenti e testimonianze, ma è soprattutto un messaggio di speranza per il futuro perché il nostro futuro è oggi”.
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Le prime riunioni per dare vita anche a Napoli ad un Club Rotary iniziarono nella primavera del 1924. Dopo diversi incontri, di cui si è perduta la documentazione, il Club fu presentato in forma ufficiale alla città nella storica sala del Bertolini Palace Hotel il giorno 11 dicembre del 1924. Il 6 gennaio del 1925 fu consegnata al Club la Carta d’ammissione nel Rotary International. Tre giorni prima Mussolini, col noto discorso del 3 gennaio fatto alla Camera dei Deputati del Regno d’Italia, aveva proclamato la fine della democrazia parlamentare in Italia e l’avvento del regime totalitario. Pochi mesi dopo a Bologna fu diffuso il Manifesto degl’Intellettuali contro la Democrazia, redatto dal filosofo Giovanni Gentile e sottoscritto da scienziati, letterati e artisti. Da Napoli rispondeva la voce solitaria di Benedetto Croce, con un Manifesto redatto in nome dei principi liberali; vi aderirono altri intellettuali, in prevalenza napoletani e meridionali, tra i quali va ricordato il giovanissimo studente Mario Florio, che sarà presidente del Club Rotary nel biennio 1968/70. In quel periodo di grandi tensioni ideologiche e di contrasti violenti, i fondatori del club napoletano decisero d’impegnarsi per cercare di migliorare la società con la comprensione e la tolleranza. Per la prima riunione ufficiale, il giorno 11 dicembre il Presidente, Francesco Bertolini, ricorse addirittura alle arti culinarie di Luigi Carnacina. La storia del Rotary a Napoli può suddividersi in tre periodi: il primo è quello che va dalla fondazione all’autoscioglimento del club, avvenuto nel 1938, per i noti contrasti politici e religiosi dell’epoca. Tra le iniziative del Rotary Club Napoli va ricordata l’idea di realizzare la prima autostrada meridionale, Napoli – Pompei – Salerno. A tal fine, nel 1927 fu avviata la costituzione della “Società Autostrade Meridionali”. Il capitale iniziale di lire 500.000 fu sottoscritto in un solo giorno quasi esclusivamente da rotariani, che non superavano allora il numero di venti, e per i quali la riuscita era un’incognita. Il secondo periodo è quello che dal 1944, data della ricostituzione del Club, va fino al 1968, data di costituzione di altri club napoletani, il Nord e l’Ovest. Il terzo va dal 1970 a oggi. Il primo e il secondo periodo costituiscono le radici del Rotary a Napoli e sono patrimonio comune di tutti i club rotariani napoletani e del meridione d’Italia. Il terzo appartiene esclusivamente all’oggi ed è una storia che continua.

Attualmente il Rotary Club Napoli ha in corso tre programmi pluriennali di rilevante impegno sociale. Il primo, denominato 3A (acronimo di Aneurisma Aorta Addominale) ha lo scopo di prevenire l’aneurisma dell’aorta addominale, male asintomatico che, se non individuato ed operato tempestivamente, comporta un tasso di mortalità di oltre il 90%. Esso è basato su un’indagine preventiva, mediante ecodoppler, sui cittadini napoletani di età superiore ai 65 anni. Il promotore e l’organizzatore di tale iniziativa, svolta in collaborazione con l’ASL Napoli 1, è il Past President Gaetano de Donato.
La seconda iniziativa è il corso di istruzione informatica per i non vedenti che, a partire dal 2000, quando fu organizzato dal compianto rotariano prof. Carlo Savy, ordinario di Informatica presso l’Università Federico II, si svolge, ogni anno per una settimana, nei laboratori di informatica della Facoltà di Ingegneria di Napoli. Il promotore e l’organizzatore del corso è stato, con il prof. Savy, ed è attualmente il Past President Gaetano La Gioia.
L’altra iniziativa varata dal R.C. Napoli è quella della creazione di un osservatorio sulla qualità della vita nelle varie circoscrizioni, attuali Municipalità, di Napoli. Tale indagine è stata promossa dal Rotary Club Napoli ed è realizzata in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e con il sostegno dell’ACEN, Associazione Costruttori Edili di Napoli. L’indagine è organizzata dal Past President del Club, Massimo Franco, che nell’ambito di tale progetto ha curato anche la realizzazione della Mappa dei trasporti metropolitani della città di Napoli in collaborazione con gli altri Club del Gruppo Partenopeo. Dal 2009-10 il Rotary Club Napoli ha istituito il Premio Giovani Giornalisti per Napoli per il miglioramento della qualità della vita e la vivibilità della città di Napoli.
“I cento anni di attività del Rotary Club Napoli -afferma convinto Massimo Franco- dimostrano che, con lavoro di squadra e visione chiara, è possibile fare la differenza. Il Rotary continuerà a essere al servizio di Napoli, perché il nostro impegno non si ferma qui: è solo l’inizio di un nuovo capitolo. Il nostro futuro è oggi”.