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A Roma l’arte di Alejandro Marmo celebra Raffaella Carrà con l’opera “Raffaella Illuminata”

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Sarà presentata nel tardo pomeriggio a Roma, presso il TH Roma Carpegna Palace, l’opera “Raffaella Illuminata”, creata dall’artista argentino Alejandro Marmo, originario del Vallo di Diano.

Un nuovo tributo artistico da parte di Marmo, questa volta per celebrare una delle icone più amate d’Italia. L’opera, realizzata in ferro e dotata di un’aura luminosa, rappresenta l’inconfondibile figura di Raffaella Carrà, simbolo dell’arte, della cultura e dello stile italiano nel mondo. Alejandro Marmo descrive così la sua creazione: “Raffaella Illuminata è l’emozione dell’Italia che ha viaggiato con la luce di un’anima unica per lasciare al mondo un’icona italiana”.

Con “Raffaella Illuminata”, Marmo rende omaggio a una figura che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo italiano e internazionale. L’opera sarà esposta a Roma al TH Carpegna Palace, rappresentando un nuovo simbolo di connessione tra l’arte contemporanea e l’identità culturale italiana. L’evento al TH Roma Carpegna Palace offrirà l’occasione di ammirare l’opera in anteprima, in compagnia di ospiti provenienti dal mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo.

Alejandro Marmo è un artista di fama internazionale noto per trasformare materiali di scarto in opere d’arte ricche di significato, ponendo l’arte al servizio dell’inclusione e del dialogo sociale. Le sue creazioni si ispirano all’identità culturale e alle storie dei luoghi in cui sono installate, trasformandole in ponti tra memoria e innovazione. In Italia, Marmo ha già lasciato un segno con le sue opere, tra cui spiccano le sculture “Gli Angeli della periferia”, installate nei Giardini Vaticani, “L’Abbraccio” al terminal T3 dell’aeroporto di Fiumicino, e altre creazioni visibili a Roma e Milano che celebrano il dialogo tra culture e fedi.

Nato a Buenos Aires (Argentina) il 19 febbraio 1971 da padre italiano originario di San Rufo e madre greca, fin da bambino inizia a creare delle opere utilizzando i materiali della ferramenta del papà e a venticinque anni organizza la sua prima mostra. Da quel momento, inizia una proficua collaborazione con Gallerie e Università di tutto il mondo, anche in Italia, Austria e Giappone, sviluppando gradualmente l’idea di “Arte sociale”, per promuovere l’incontro tra diverse culture e il coinvolgimento di persone disagiate.

Dal 2001, nel pieno della dura crisi argentina, inizia a collaborare strettamente con l’allora Cardinale Jorge Mario Bergoglio, operando tra gli operai delle grandi fabbriche chiuse e le famiglie indigenti. Papa Francesco ha fatto installare nei Giardini Vaticani due opere, un Cristo operaio e la rappresentazione della Vergine di Lujan, che lo scultore ha realizzato con materiali di scarto insieme a ragazzi disabili e poveri.

Papa Francesco, anche nella sua attività pastorale in Argentina ha sempre messo i poveri al primo posto. Nasce così la collaborazione e l’amicizia con lo scultore Alejandro Marmo, per un’arte degli scarti che testimoni la bellezza della Creazione nella nostra società consumistica.

L’artista è presente con sue opere anche nel Vallo di Diano: negli scorsi, infatti, ha donato l’opera “L’Abbraccio” al comune di San Rufo e all’Ospedale di Polla. Va ricordato che il nosocomio pollese è stato realizzato da Luigi Curto, anch’egli emigrato in Argentina. Due anni fa, inoltre, Alejandro Marmo ha donato l’opera dedicata a Diego Armando Maradona al Club Napoli di Sala Consilina.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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