
28.292 i nuovi casi di tumore, di cui 15.159 negli uomini e 13.133 nelle donne, registrati in provincia di Salerno nel quinquennio 2015-2019. A questi si aggiungono 7.015 carcinomi cutanei e 776 tumori del sistema nervoso centrale non maligni. Mediamente ogni anno, tra il 2015 e il 2019, si sono verificati 5.659 nuovi casi, con una predominanza negli uomini del 56%. L’incidenza è fortemente condizionata dall’età, e con il passare degli anni si riscontrano percentuali più elevate di tumori rispetto alla popolazione più giovane.
Sono alcuni dei dati resi pubblici nel corso della presentazione del Primo Rapporto sui Tumori a cura dell’ASL Salerno, tenutasi martedì presso la sede dell’Ordine dei Medici di Salerno.

Il rapporto -al quale dedicheremo un apposito approfondimento sui dati relativi al Vallo di Diano e al Cilento– si appresta a rappresentare, da ora in poi, un fondamentale punto di riferimento per la comprensione dello stato oncologico della provincia salernitana. Tra i dati più rilevanti emersi dall’analisi: nei maschi, il tumore alla prostata è il più comune (circa il 16% dei casi), seguito dai tumori al polmone e al colon-retto. Nelle donne, invece, il tumore alla mammella rappresenta il 28,2% dei casi, seguito dal colon-retto (11%) e dalla tiroide. Un aspetto significativo evidenziato dalla Dott.ssa Rossella Cavallo, Responsabile del Registro Tumori, è il tasso sostanzialmente inferiore dell’incidenza dei tumori nel Salernitano rispetto ad altre aree del Sud Italia, con valori positivi, ma con un’area nord della provincia che continua a mostrare un eccesso di rischio per molte neoplasie, rispetto alle aree del Vallo di Diano e del Cilento.
Un Quadro Completo per la Pianificazione Sanitaria e la Prevenzione

Durante l’evento, introdotto dal Direttore Generale Gennaro Sosto, sono intervenuti diversi relatori di spicco nel panorama sanitario locale, tra cui Giovanni D’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno; Primo Sergianni, Direttore Sanitario dell’ASL Salerno; Germano Perito, Direttore Amministrativo; e Rossella Cavallo, Responsabile del Registro Tumori ASL Salerno. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza del Rapporto come strumento cruciale per la pianificazione sanitaria, il miglioramento delle strategie di prevenzione e diagnosi precoce, nonché per promuovere collaborazioni con i vari attori del territorio.
La Prefazione di Gennaro Sosto: Una Visione di Prevenzione e Progresso

Nella prefazione al rapporto, il Direttore Generale Gennaro Sosto evidenzia come il Registro Tumori rappresenti un riferimento essenziale per comprendere la salute oncologica a livello territoriale e regionale. I dati raccolti permettono una pianificazione mirata delle politiche sanitarie e una maggiore consapevolezza sulla necessità di agire in modo integrato e sistemico. Tra i principali punti trattati vi sono l’analisi del periodo pre-pandemico (2015-2019) e il focus sulle diagnosi del 2020, che hanno mostrato un calo significativo a causa della pandemia. Tuttavia, l’ASL Salerno è riuscita a riprendere rapidamente le proprie attività di prevenzione, dimostrando resilienza e capacità di adattamento. Sosto ribadisce l’importanza di rafforzare la prevenzione per ridurre l’incidenza delle patologie oncologiche e migliorare la qualità della vita. In questa prospettiva, il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, degli enti di ricerca e delle associazioni di volontariato sarà fondamentale per creare una rete integrata a supporto della salute dei cittadini.
Prevenzione e Ambiente al Centro dell’Analisi del Registro Tumori

L’obiettivo è promuovere azioni di prevenzione mirate e la collaborazione con istituzioni regionali e nazionali per mitigare l’impatto delle principali cause ambientali dei tumori. Questo approccio mira a migliorare la qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo, a beneficio della salute pubblica.
Dati Dettagliati per una Sanità più Efficace
Il rapporto include mappe e analisi dettagliate sulla distribuzione territoriale dei tumori, la prevalenza, la sopravvivenza e le ospedalizzazioni. Grazie a queste informazioni, l’ASL Salerno punta a rafforzare le politiche sanitarie, sensibilizzare la popolazione e promuovere la ricerca. La collaborazione con associazioni, enti locali e professionisti della salute rappresenta un pilastro per lo sviluppo di soluzioni condivise e sostenibili. I curatori del rapporto sottolineano l’importanza della partecipazione attiva di tutti gli attori del territorio, compresi cittadini, volontari e istituzioni, per rispondere in modo efficace ai bisogni di salute. In questa prospettiva, il Registro Tumori rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la prevenzione, ridurre la mortalità e incrementare la qualità della vita nella provincia di Salerno.

Il commento del Consigliere Regionale Corrado Matera
Presente anche il Consigliere Regionale Corrado Matera: “Ho avuto l’onore di partecipare alla presentazione del primo Rapporto sui Tumori dell’ASL Salerno -ha commentato Matera- che rappresenta uno strumento prezioso per comprendere e affrontare lo stato di salute oncologica nella nostra provincia. Grazie a questi dati possiamo migliorare le strategie di prevenzione, diagnosi precoce e cura, con l’obiettivo di offrire ai cittadini della provincia salernitana una qualità della vita sempre migliore. Desidero ringraziare di cuore il Direttore Generale Gennaro Sosto, guida lungimirante dell’ASL Salerno, il Direttore Sanitario Primo Sergianni e la Dott.ssa Rossella Cavallo, Responsabile del Registro Tumori, insieme a tutti gli esperti sanitari che hanno collaborato. In questi anni ho constatato la qualità del lavoro meticoloso svolto per realizzare il Rapporto, la loro dedizione e la cooperazione con tutte le istituzioni coinvolte su questi temi, così importanti per le nostre comunità. La consapevolezza è la prima arma contro il cancro e oggi, con il Registro Tumori, nella provincia di Salerno abbiamo uno strumento in più per combatterlo. Un ringraziamento speciale -ha concluso Matera- va anche a tutti i medici, i professionisti e le istituzioni che ogni giorno si impegnano nella prevenzione e nella cura delle patologie oncologiche, permettendoci di guardare al futuro con maggiore fiducia e consapevolezza”.