Sono una bella boccata d’ossigeno per le casse comunali. Ma anche la dimostrazione che la gestione oculata e rinnovabile del territorio può produrre ricchezza. I 3,2 milioni di euro che Iren, società energetica torinese dovrà riconoscere ad 81 comuni tra le province di Salerno, Avellino e Potenza, saranno presto disponibili. Merito dell’attivismo del Comune di Polla che ha chiesto ed ottenuto la delega alla “trattiva” con l’azienda che gestisce la centrale idroelettrica posta sul fiume Tanagro in territorio comunale di Pertosa.
Questa mattina proprio a Polla si è tenuta una conferenza stampa in cui il sindaco Massimo Loviso ha dato conto senza nascondere la propria soddisfazione. Merito anche del fatto che nelle casse del Comune entrerà la fetta più grossa: circa 1,5 milioni di euro. Loviso ha raccontato al microfono del nostro direttore Giuseppe D’Amico, lo svolgimento dell’iter, e preannunciato che non sarà questa l’ultima volta. Innanzitutto perché i sovracanoni riconosciuti sono relativi al passato (annualità 2016-’23) e dunque anche per il futuro Iren dovrà corrisponderne in egual misura. Poi perché altre centrali idroelettriche insistono nel bacino idrografico del Tanagro, ed anche verso queste altre società saranno avviate trattative analoghe.
sindaco di Polla, intervistato da Giuseppe D’Amico
In questa delicata ma redditizia trattativa, il comune di Polla si è avvalso della consulenza tecnica dell’ingegnere salernitano Angelo Capodanno, e della fattiva collaborazione dell’ufficio tecnico rappresentato dal dirigente Roberto Priore.
ing. ANGELO CAPODANNO
che ha curato la pratica con IREN per i sovracanoniVINCENZO GIULIANO
consigliere Comune di Polla
