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Polla, il 18 luglio la presentazione de “L’A-venire dell’alterità” di Kris Michele Bello

Sarà presentato giovedì 18 luglio, nell’auditorium “Laudato sii” della Parrocchia Cristo Re di Polla il volume “L’A-venire dell’alterità” scritto da Kris Michele Bello e pubblicato da Tau Editrice. All’incontro, moderato da don Antonio Calandriello, Parroco di Cristo Re e SS. Benedetto e Pietro, parteciperanno Massimo Loviso, sindaco del Comune di Polla e Alfonso Lanzieri, docente di Logica presso la Pontificia Facoltà Teologica di Napoli. Sarà presente l’autore del volume, Kris Michele Bello, e le conclusioni saranno affidate a Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano-Policastro. Durante la presentazione è prevista la lettura di alcuni frammenti filosofici con accompagnamento musicale curato da Giovanni Di Donato.

Kris Michele Bello

Nell’opera ispirata al pensiero di Emanuelle Levinas, l’autore affronta la continua ricerca di comporre le esperienze del testo biblico con il pensiero filosofico. Questa dialettica può essere espressa nella ricerca dell’uomo di conciliare il suo essere Ulisse, disperatamente ed egoisticamente in viaggio per ritornare “a casa” in sé stesso, e il suo essere Abramo, che risponde altruisticamente alla richiesta di uscire dal suo sé stesso, aprendosi all’ignoto e mettendosi in viaggio verso “Altro”.

 “Kris Michele Bello ci prende per mano -si legge nella prefazione di Mons. Gianrico Ruzza– chiedendoci uno sforzo sincero e intenso, per rivelarci il motivo recondito del nostro essere viaggiatori nel tempo più che nello spazio: quello di essere responsabili dell’Altro. La prospettiva apre la strada verso un cambiamento radicale del nostro vivere da uomini: superamento della bellicosità, ricerca della profondità, accoglienza della diversità divengono possibili e concreti, varcando il confine che li relegava nell’utopia o nel campo dell’impegno etico. Le problematiche filosofiche, esistenziali, etiche, civili, morali e religiose sollevate dal libro possono offrire l’opportunità ai relatori e al pubblico di tratteggiare il proprio “altro”, tutti i volti che incontro e accolgo. “Altri” forse diversi, ma viaggi simili, su strade che allontanano dal proprio-io, percorsi verso il proprio-Altro. “Altro” che coloro che viaggiano sulla strada della fede riconoscono nel volto di Cristo”.

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