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Geppino D’Amico, il “Beethoven” in ambito rotariano del Vallo di Diano, ha suonato la sua “nona sinfonia”

Di Antonio Sica

Nei giorni scorsi è arrivata per Geppino D’Amico, giornalista, scrittore e storico di Polla -nonché direttore di Vallo Più- una nuova “Paul Harris Fellow” che, per chi non lo sapesse, rappresenta la più alta onorificenza del Rotary, istituita nel 1957 per ricordare il proprio fondatore Paul Harris. Viene attribuita a chi si è distinto in iniziative umanitarie, sociali o culturali, ed è un riconoscimento molto prestigioso che travalica l’ambito Rotariano, rappresentando quello spirito di servizio -purtroppo sempre più raro- presente in un ristretto numero di persone che mettono il proprio tempo, le proprie competenze e la propria disponibilità a disposizione della Società.

La “Paul Harris Fellow” non viene quindi attribuita a cuor leggero o facilmente, e deve essere davvero meritata. Se dunque non è facile essere insigniti della “Paul Harris Fellow”, non è molto frequente riceverne più di una nel corso degli anni; arrivare addirittura a “quota 9” -la quota massima consentita dal regolamento rotariano- è un evento sicuramente molto raro, perché significa aver riconfermato nel corso del tempo la propria dedizione.

Intendiamoci, il fatto che Geppino D’Amico rientri in questo ristrettissimo numero di persone non stupisce affatto chi lo conosce, e ha modo di apprezzare quotidianamente il suo instancabile impegno finalizzato alla diffusione della cultura e, più in generale, al “bene comune”. Una mosca bianca, in un mondo nel quale gli esempi positivi non sono esattamente all’ordine del giorno. A confermarlo -sempre in ambito Rotary- c’è l’attribuzione del titolo di “Socio Onorario” da parte dei Club di Campagna-Valle del Sele, Paestum Centenario e dell’E-Club Villammare Film& Friends.

L’ultima “Paul Harris Fellow” in ordine di tempo, Geppino D’Amico l’ha ricevuta presso il Centro Congressi di Scampia dell’Università Federico II, nel corso del recente Congresso del Distretto Rotary 2101 al quale ha preso parte quale Formatore d’Area. Significativo il tema del Congresso: “Da Testimoni a Costruttori di Pace”: in questo ambito il Governatore Ugo Oliviero, prima di passare il collare ad Antonio Brando per l’Anno Rotariano 2024/25, ha illustrato ai presenti l’attività svolta, ricordando alcuni dei tanti momenti salienti, tra i quali l’incontro con il presidente Internazionale, Gordon McInally, l’incontro con il presidente della Rotary Foundation Barry Rassin, e il Convegno sulla Pace svoltosi a Pompei. Al termine c’è stata la consegna dei riconoscimenti ai Rotariani che si sono particolarmente distinti, tra quali appunto Geppino D’Amico.

“Questo congresso -ha scritto Geppino D’Amico sulla propria pagina Facebook- ha assunto per me un significato particolare, in quanto sono stato insignito della nona Paul Harris Fellow, il più prestigioso riconoscimento del quale sono particolarmente orgoglioso anche perché nove PHF è il massimo consentito. Di questo ringrazio il Governatore Ugo Oliviero anche per la fiducia accordatami, sia come Formatore per i sette Club dell’Area 10 (Cilento e Vallo di Diano), nonché come componente della commissione Immagine Pubblica e Comunicazione e come redattore della Rivista Distrettuale  diretta magistralmente dal Maestro Giuseppe Blasi. L’incontro a Casa Ascione con il Presidente Internazionale Gordon McInally, in occasione della sua visita a Napoli, resterà un ricordo incancellabile. Ritengo, altresì, doveroso ringraziare il Responsabile della Comunicazione, Massimo Franco (past Governor del Distretto 2100), il Maestro Giuseppe Blasi, il Trainer District, Michelangelo Riemma, gli Assistenti dei Club dell’Area 10 (Maria Concetta Lombardi, Antonio Lombardi, Gioele Melella e Federico Del Grosso) e i presidenti dei sette Club che ho seguito come Formatore: Clelia Schiavo (Vallo della Lucania-Cilento), Vincenzo D’Ambrosio (Sapri ), Maria Luisa De Leo (Paestum Centenario), Mario Manzo (Roccadaspide-Valle del Calore), Manuela Russo (Campagna-Valle del Sele), Sergio Felicino ( E-Club Film&Friends ).

Ultimo, ma non ultimo, il mio Club (Sala Consilina Vallo di Diano) e rivolgere un deferente pensiero al presidente Vincenzo Racioppi, improvvisamente scomparso nel dicembre scorso, sostituito da Pasquale Gentile.  Infine, colgo l’occasione per formulare al Governatore Antonio Brando i migliori auguri di buon lavoro estensibili alla squadra che lo affiancherà”.

Nota a margine: a volte devi litigare con il tuo direttore per dare una notizia che ritieni valga la pena pubblicare. Prima di iniziare l’avventura con Vallo Più ero abituato a farlo quasi quotidianamente, ma questa è un’altra storia. Invece mi sono molto divertito a farlo questa volta con Geppino D’Amico, che ha tentato inutilmente di non essere il protagonista (e, per una volta, non l’autore) di un articolo di Vallo Più. Ovviamente le sue proteste sono rimaste totalmente inascoltate.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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