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Atena Lucana, dal 24 al 26 maggio le celebrazioni di San Ciro. Don Michele Casale: “La festa di San Ciro ha qualcosa di diverso”

Ad Atena Lucana si avvicina l’appuntamento più atteso dell’anno: la festa in onore di San Ciro Medico, Eremita e Martire, Protettore di Atena Lucana. Nell’occasione il parroco don Michele Casale commenta il profondo significato delle ormai imminenti celebrazioni, non soltanto per la comunità atenese ma per l’intero comprensorio: “Di feste, veramente -esordisce don Michele- è ormai pieno il calendario di tutti i Comuni d’Italia, e le associazioni più disparate fanno a gara a promuovere eventi di ogni genere, da quelli sportivi a quelli culturali, musicali o gastronomici. Tutti avvertiamo, però, che la “Festa di San Ciro” ha qualcosa di diverso, e non solo per le dimensioni. Essa costituisce infatti un autentico “patrimonio socio-culturale” della comunità atenese e, per quanti sono capaci di coglierne l’anima, un’esperienza religiosa che appartiene di diritto a tutte le Chiese del comprensorio. Sia pure tra mille difficoltà e incomprensioni -continua don Michele- in questi ultimi anni ci siamo sforzati di “sprovincializzare” e aggiornare la nostra Festa e di trasformarla, per quanto possibile, da una festa “paesana” a cui si stava riducendo, riportandola ad un vero e proprio evento culturale, in cui ciascuno possa riconosce le radici più profonde e autentiche della propria cultura e della propria religiosità. Tanti lo hanno compreso; altri faticano a farlo, ma credo sia la direzione giusta: San Ciro è il Santo caro agli atenesi ma va al di là di Atena Lucana, dei campanilismi civili ed anche religiosi”. Volgendo allora lo sguardo all’intero comprensorio, don Michele invita non solo i propri parrocchiani, ma tutte le comunità circostanti, a festeggiare San Ciro. “Esaltiamo insieme -è il suo appello- le meraviglie di grazia che Dio ha operato in lui, rendendolo testimone autentico di virtù evangeliche”.

Il programma delle celebrazioni liturgiche sarà arricchito, come sempre, dalla presenza di tanti e degni Pastori, dal Vescovo Antonio De Luca, al Vescovo Pasqualino Cascio, al Rettore del Santuario di San Ciro di Portici, Mons. Raffaele Galdiero, e ai vari parroci della Diocesi. In particolare, don Pasquale Pellegrino (direttore dell’ufficio diocesano Pastorale della Salute) venerdì 24 maggio amministrerà il Sacramento dell’Unzione dei Malati. Sul versante civile il programma di quest’anno registra un’importante novità: grazie ad una convenzione con l’Associazione Culturale “Amici San Ciro di Atena”, si sta tentando di accedere alla via delle sponsorizzazioni che il vasto e intenso tessuto imprenditoriale potenzialmente potrebbe offrire. Ciò potrebbe essere utile per ottenere quello che il Santuario, con le sue limitate capacità, non sarebbe in grado di assicurare. “Un ringraziamento -sottolinea don Michele- va agli Amministratori della Cosa Pubblica: poco si potrebbe fare senza un coordinamento e una costruttiva intesa con chi, nella visione del bene comune, provvede a far sì che fossero realizzate quelle infrastrutture necessarie per l’evento, temporaneo ma straordinario per sforzi, della festa. Nessuno dimentichi, però -conclude il parroco di Atena Lucana- che tutto deve essere fatto “a gloria di Dio e in onore di San Ciro”, se davvero vogliamo che il nostro Protettore in questi giorni volga lo sguardo verso tutti noi”.

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