Di Giuseppe Geppino D’Amico

Dal progetto “rIsCATTo” nasce il laboratorio teatrale “Amici, versi e risate”. Si può sintetizzare così l’ultima iniziativa in ordine di tempo del Rotary per essere vicini agli ospiti dell’ICATT di Eboli, l’Istituto Detentivo a Custodia Attenuata di nuovo al centro dell’attenzione di un gruppo di Rotary Club e del Distretto 2101 Campania. Già lo scorso anno il club Campagna–Valle del Sele pensò di far dono all’ICATT di quattro macchine da cucire semiprofessionali, agganciandovi un minicorso sartoriale di “piega e cucito”, in modo da favorire la riscoperta di potenzialità e competenze personali da parte degli ospiti. Quest’anno il club di Eboli ha ritenuto di poter dare nuova linfa all’attività di service che, ormai da tre anni, vede l’ICATT come interlocutore privilegiato.
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L’ICATT è un Istituto a Custodia Attenuata per il trattamento di giovani alle prese con tossicodipendenze e/o alcol dipendenze. Accoglie mediamente circa 50 detenuti, giovani di età compresa tra 19 e 45 anni, provenienti dalla provincia di Salerno o da altri territori della Campania, con un basso indice di pericolosità sociale. La struttura, di particolare rilievo storico, è situata all’interno del Castello medievale dei principi Colonna ed è in grado di ospitare eventi culturali e artistici, garantendo spazi e potenzialità per iniziative trattamentali e socio-rieducative di notevole efficacia.
Il service di quest’anno, organizzato dal Rotary Club di Eboli con l’adesione di altri nove Club del Distretto e cinque Club Rotaract (giovani dai 18 ai 35 anni), ha consentito di far partire per i detenuti dell’ICATT un nuovo corso di sartoria creativa abbinato a un laboratorio teatrale. Le macchine da cucire e l’ingegnosità dei detenuti hanno permesso di realizzare gadget di pregio, acquistabili dai club del Distretto come cadeau durante la Festa degli Auguri di fine anno. L’iniziativa è stata presentata nel corso di un incontro durante il quale gli ospiti dell’Istituto hanno messo in scena uno spettacolo autoprodotto dal significativo titolo “Amici, Versi e Risate”, al termine del quale sono stati presentati alcuni prodotti realizzati, acquistabili dai Club.

Il laboratorio teatrale, affidato a Michele Nigro ed Emiliana Latorraca, responsabili della compagnia teatrale di Eboli “Il berretto a sonagli”, ha prodotto un recital che ha alternato poesie e sketch teatrali, applauditi a lungo dal pubblico. Come ha affermato Michele Nigro, quello di oggi “è un recital speciale, ispirato al mondo dell’avanspettacolo, che si presta benissimo agli scopi del progetto. È stato preparato in poco tempo ma con tanta voglia di fare bene ed ha dato ottimi risultati”. Nel corso della manifestazione sono intervenuti i coordinatori del progetto, Gaetano Pastore e Francesca Spera; il presidente del Club di Eboli, Elio Rocco; l’assessore comunale Enzo Consalvo; e il consigliere regionale Franco Picarone, che hanno sottolineato il grande valore sociale dell’iniziativa del Rotary, invitando i giovani reclusi a credere nel progetto. Da parte sua, la direttrice dell’ICATT, Concetta Felaco, già direttrice della Casa Circondariale di Sala Consilina, ha evidenziato che “iniziative come questa aiutano i giovani a raccontarsi e li preparano a reinserirsi nella società”. Ha inoltre ringraziato il Rotary per l’impegno profuso, auspicando che la collaborazione possa continuare negli anni successivi. In chiusura, l’intervento del Governatore del Distretto Rotary 2101 Campania, Angelo Di Rienzo, che si è congratulato con i giovani attori e con i Club Rotary promotori dell’iniziativa, ricordando che il progetto fu avviato tre anni fa dal suo predecessore Ugo Oliviero, presente alla serata insieme al Governatore nominato Attilio Leonardo e all’Assistente Maria Concetta Lombardi.

Un’ultima annotazione: è stata una serata all’insegna dell’allegria, occasione per scambiarsi gli auguri di fine anno e contribuire a un progetto che, pur avviato dal Rotary, oggi cammina con le proprie gambe, con l’impegno costante del Rotary a fianco dei giovani ospiti della struttura. La poesia più applaudita è stata “Io vulesse truvà pace” di Eduardo De Filippo:
Una, mmieze’a tanta porte, // s’arapesse pe’ campa’!
S’arapesse ‘na matina, // ‘na matin’ ‘e primavera,
e arrivasse fin’ ‘a sera // senza dì: ‘nzerràte llà!
La parola pace è stata la vera protagonista della serata: una pace soprattutto interiore, capace di aiutare i giovani dell’ICATT a lasciarsi alle spalle i problemi del passato. Per il Rotary, il cui motto per il 2025-2026 è “Uniti per fare del bene”, la pace nel mondo rappresenta il primo dei sette ambiti d’azione.


