Di Giuseppe Geppino D’Amico

“Cultura e Comunicazione? Sono un binomio necessario in un momento in cui la nostra regione ha un’unica forza trainante rappresentata proprio dalla Cultura, dall’arte e dalla creatività. Ignorarne la potenza e l’importanza sarebbe una follia e oggi siamo qui a Sapri per riaffermarne la centralità”. Si può sintetizzare così il senso dell’intervento dello scrittore Maurizio de Giovanni, protagonista nella città della spigolatrice del convegno sul tema “L’efficacia della comunicazione attraverso la cultura”, organizzato dal Rotary Club Sapri-Golfo di Policastro e patrocinato dal Comune di Sapri – Assessorato al Turismo, Spettacoli e Cultura.

Una Serata di grande rilievo culturale che ha potuto contare sugli interventi del presidente del Club organizzatore Nicola Fornaro, del Governatore del Distretto Rotary 2101 (Campania) Angelo Di Rienzo e del sindaco di Sapri Antonio Gentile. Di notevole spessore l’intervento del regista teatrale Andrea Carraro (Rotary Club Salerno 1949). Magistrale la lettura di alcune pagine tratte dai romanzi dello scrittore napoletano, proposte da Amelia Imparato e Cinzia Ugatti della Compagnia del Giullare, che da anni mantiene viva la fiaccola del teatro a Salerno e non solo. Ad accompagnare la serata le musiche eseguite con bravura da Delia Fornaro al flauto traverso e da Fausta Gallo al piano. Ha coordinato gli interventi il giornalista Francesco Lombardi.
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Nel suo indirizzo di saluto il presidente del Club Nicola Fornaro ha affermato: “È la prima manifestazione del nuovo anno rotariano; sono particolarmente felice di iniziare col botto e sono lieto di averlo fatto con Maurizio de Giovanni che da anni frequenta la nostra città”. Soddisfazione anche da parte del sindaco Antonio Gentile, che ha sottolineato “l’importanza della comunicazione e si è detto lieto che anche questa serata veda insieme Rotary e Amministrazione Comunale, così come è già avvenuto in passato per altre iniziative non solo culturali ma anche sociali. La presenza di Maurizio de Giovanni rappresenta un importante momento di crescita culturale e non solo”.

Nel suo intervento il Governatore Angelo Di Rienzo ha affermato: “Con questa manifestazione il Rotary conferma la sua vocazione a promuovere occasioni di crescita collettiva e confronto, offrendo alla comunità un incontro che unisce letteratura, musica e teatro. Il titolo dell’incontro ben sottolinea il ruolo della cultura come strumento di dialogo, identità e coesione sociale. La comunicazione è un tema particolarmente caro al Rotary e siamo lieti di affrontare questa tematica con un play maker della comunicazione (peraltro socio onorario di diversi Club rotariani) al quale ci unisce un percorso comune. Devo altresì congratularmi con il Club Rotary di Sapri per questa iniziativa molto importante perché a volte comunichiamo poco e a volte nemmeno troppo bene. Invece, dobbiamo comunicare i nostri valori che sono rappresentati da etica, amicizia, diversità e inclusione senza dimenticare la pace che è la prima via d’azione del Rotary International. E questi valori devono trasparire da ogni singola azione. Va in quest’ottica la prossima iniziativa distrettuale, in programma il 20 settembre a Benevento, sul tema “Comunicare valori, creare connessioni” in modo di essere sempre più vicini ai territori per interpretarne le istanze e fornire risposte”.

Da parte sua Maurizio de Giovanni non ha deluso le attese. Spesso interrotto dagli applausi convinti del folto pubblico, ha risposto alle domande di Francesco Lombardi ed ha espresso consenso con quanto sostenuto da Andrea Carraro: “Il segreto è la parola e saper trasformare una pagina da orizzontale in verticale”. Significativi gli episodi richiamati da Carraro, caratterizzati dalla presenza di numerosi stranieri che nei secoli passati hanno dato vita al Gran Tour. Con i loro scritti hanno testimoniato la bellezza dei nostri territori, dal Palazzo Reale di Napoli alla Reggia di Caserta, senza dimenticare Paestum, emblema della cultura greca. Lo scrittore partenopeo ha insistito sull’importanza della lettura, coinvolgendo soprattutto i giovani: “La lettura è curativa; io stesso quando sono libero non sto davanti alla Tv ma leggo. Inoltre, è molto importante saper ascoltare”. Parlando di comunicazione, ha evidenziato: “Quando apriamo un giornale la notizia l’abbiamo già letta da qualche altra parte. Inoltre non leggiamo con la necessaria lentezza”. Non poteva mancare un riferimento al Cilento, “un territorio che frequento da anni. È un luogo di grandissima bellezza ma non ha lo specchio in cui vedere la propria bellezza, per cui non si vede e non viene considerata. A Napoli uno specchio ce lo siamo procurati e sono sempre più numerosi i turisti che vengono in città proprio per la cultura. Nel Cilento bisogna fare la stessa cosa perché la Cultura se non è comunicata non è Cultura. Oggi comunichiamo la bellezza della natura attraverso la musica e le parole”. A conclusione del suo intervento, dopo avere elogiato l’attività del Rotary, “un’organizzazione internazionale che costruisce ponti e non muri, anzi li abbatte”, non poteva mancare un pensiero al “suo” Napoli: “Per me le parole più dolci non sono “Ti amo” ma quando sento lo speaker della radio o della tv che dice: Attenzione, attenzione; Napoli in vantaggio. E quando finisce una partita io vivo la settimana in attesa della partita successiva”.

Al termine della serata il presidente del Club, Nicola Fornaro, ha insignito lo scrittore della nomina a Socio Onorario del Club, consegnandogli il gagliardetto, il distintivo del Rotary e un’artistica medaglia creata per l’occasione. La presenza di Maurizio de Giovanni ha rappresentato un richiamo di grande interesse. I suoi romanzi (“I bastardi di Pizzofalcone”, “Il commissario Ricciardi”, “Mina Settembre”) hanno saputo coniugare popolarità e profondità, offrendo storie che parlano a tutti. Il tema scelto – l’intreccio tra cultura e comunicazione – è oggi più che mai attuale in un mondo attraversato da nuove tecnologie e rapidi cambiamenti sociali. Grazie anche ai contributi musicali e teatrali, il pubblico ha vissuto un’esperienza multisensoriale, capace di emozionare e stimolare riflessioni. Un’occasione per incontrare la grande narrativa e riflettere sull’importanza della cultura come strumento di comunicazione ed evoluzione sociale. Indubbiamente quello di ieri sera a Sapri è stato un appuntamento per tutti: non soltanto un’occasione per ascoltare uno degli scrittori più amati del panorama italiano, ma anche un momento di incontro tra diverse forme artistiche – parola, musica e teatro – con l’obiettivo comune della valorizzazione e della conoscenza di zone incantevoli e suggestive del Cilento.