Di Giuseppe Geppino D’Amico
Anche il Vallo di Diano protagonista della XIII “Settimana nazionale dei Sentieri Frassati”, che si concluderà il 15 luglio prossimo. Un’edizione di straordinario valore sia perché il 2025 è l’anno del centenario della morte del giovane Pier Giorgio Frassati, avvenuta il 4 luglio del 1925, sia perché – come anticipato tempo fa anche da ValloPiù – il 7 settembre prossimo Pier Giorgio Frassati sarà canonizzato da Papa Leone XIV in Piazza San Pietro insieme ad un altro giovane, Carlo Acutis.
GUARDA IL VIDEO CON LA NUOVA PUNTATA DI CON-TATTO
Pier Giorgio Frassati nacque nel 1901 a Torino da una famiglia della borghesia piemontese: la madre, Adelaide Ametis, era un’affermata pittrice, mentre suo padre era Alfredo Frassati, noto giornalista e direttore del quotidiano La Stampa, Senatore del Regno d’Italia nel 1913. Cresciuto nella casa familiare di Pollone (Biella), Pier Giorgio si appassionò presto alle montagne, dove organizzava frequenti escursioni e sciate con gli amici, oltre a recarsi spesso in pellegrinaggio a piedi dalla “sua” Madonna ad Oropa. “Ogni giorno m’innamoro sempre più delle montagne – scriveva ad un amico – e vorrei, se i miei studi me lo permettessero, passare intere giornate sui monti a contemplare in quell’aria pura la Grandezza del Creatore”. Partecipò a diverse congregazioni ed associazioni cattoliche: Azione Cattolica, FUCI, Milites Mariae, e fu anche terziario domenicano, con il nome di Girolamo, in memoria di Fra’ Girolamo Savonarola. Una poliomielite fulminante, contratta nelle case dove si recava a prestare il suo aiuto ai poveri, lo condusse alla morte dopo un’agonia di sei giorni, nella sua casa di Torino, la mattina del 4 luglio 1925. Fu beatificato il 20 maggio 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Da allora i suoi resti mortali sono conservati, miracolosamente incorrotti, a Torino nella cattedrale di San Giovanni Battista.
Ad annunciare la canonizzazione di Pier Giorgio Frassati era stato Papa Francesco nell’udienza generale del 20 novembre 2024, ma la scomparsa del Pontefice argentino aveva fatto slittare la data. La canonizzazione del giovane avverrà domenica 7 settembre in Piazza San Pietro durante una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Leone XIV, unitamente alla canonizzazione di Carlo Acutis, molto conosciuto anche nel Cilento, terra di origine della madre.

Ma perché il Vallo di Diano è particolarmente interessato alla “Settimana dei Sentieri Frassati”?
La notizia ha avuto ampio rilievo sulla stampa nazionale e, in particolare, sul quotidiano Avvenire con un ampio servizio e un’intervista ad Antonello Sica, che ne fu l’ideatore e ne coordinò la realizzazione in collaborazione con Club Alpino Italiano (CAI), Giovane Montagna, Azione Cattolica Italiana, Universitari della FUCI e Scout dell’AGESCI. Lo stesso Sica – che a Sala Consilina è nato e ha vissuto a lungo prima di trasferirsi altrove con la famiglia per lavoro – lo scorso anno ha dedicato ai Sentieri un interessante volume dal titolo “Pier Giorgio Frassati e i suoi Sentieri”, nel quale sono inserite anche le schede dei 22 sentieri, uno per ogni regione. Il primo sentiero, quello di Sala Consilina, fu inaugurato il 23 giugno del 1996. Il percorso, suggestivo e impegnativo al tempo stesso, parte dal Battistero di San Giovanni in Fonte, nel comune di Padula, per concludersi dopo diversi chilometri nella parte alta di Sala Consilina.

Il percorso, è bene precisarlo, non è alla portata di tutti; c’è qualche difficoltà per cui il consiglio da dare a chi volesse percorrerlo è quello di acquisire le informazioni necessarie prima di mettersi in cammino. Per il sentiero del Vallo di Diano il programma predisposto dall’Azione Cattolica della Diocesi di Teggiano-Policastro, dalla Sezione di Salerno del Club Alpino Italiano e dall’Associazione Giovane Montagna prevede una due giorni, il 12 luglio (dalle 16:00 alle 20:00) e il giorno successivo, 13 luglio (dalle ore 7:00 alle 13:00), con possibilità di pernottamento in loco.
Ma cosa spinge, soprattutto i giovani, a percorrere i Sentieri Frassati? A giudizio di Antonello Sica: “Chi partecipa lo fa con gioia e con sentimenti di amore per Dio e per il Creato, di amore per gli altri e anche per sé stessi. Sono i punti cardinali, la bussola di Pier Giorgio, che facciamo nostri.

In questo troviamo forti e significative assonanze tra la spiritualità francescana di Frassati e la Laudato si’, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco”.
Pier Giorgio Frassati è conosciuto nel Vallo di Diano fin dagli anni ’30 del secolo scorso per via di un quadro custodito a Sala Consilina nella Parrocchia di San Pietro.
L’opera, su tela, è tratta da un quadro di Alberto Falchetti e fu donata dalla madre di Pier Giorgio Frassati al parroco don Giovanni Siciliano, che al giovane aveva intitolato un Circolo di Azione Cattolica.
Un altro esemplare del quadro è custodito nella parrocchia del Sacro Cuore di Prato Perillo.
Non ci resta che ricordare l’appuntamento del 12 e 13 luglio prossimi con il Sentiero Frassati del Vallo di Diano, il primo ad essere stato realizzato in Italia.