Di Michele Magliano *

Quando abbiamo una meta precisa nella sua vita, un obiettivo, una passione o un sogno da realizzare, automaticamente mettiamo in atto un atteggiamento di disciplina, entusiasmo e discernimento, utile a capire quello che desideriamo. In questi casi, difficilmente devieremo verso comportamenti fuorvianti e nocivi per noi e per gli altri.
Soprattutto i più giovani necessitano di attività concrete nella quotidianità, per non perdersi nel mare delle “fake news” presenti ormai ovunque. La società in cui viviamo è impregnata di tantissime informazioni distorte e modelli non sani da seguire.

Tantissimi ragazzi si sentono soli e fuori posto, per usare un termine forte: “sbagliati”. Per evitare queste sensazioni, alcuni di loro si nascondono in mondi illusori, come quello dell’alcolismo e della droga. Lo smarrimento giovanile è un fenomeno molto frequente, e deriva anche dai Social Network. Sicuramente strumenti utilissimi ma, spesso, usati purtroppo in modo errato. Una dissonanza che, aumentando le sensazioni di confusione, tristezza e distanza nella socialità, può diventare più spesso di quanto si immagini portatrice di depressione e di eccessiva chiusura interiore. Quando ci troviamo in compagnia di amici, parenti e in generale conoscenti, è utile preferire una sana socialità, disinnescando l’abitudine di controllare ossessivamente le notifiche sul cellulare.

Spesso, inoltre, i più giovani usano i social in modo inconsapevole, imitando il modus operandi dei loro “idoli” preferiti, senza metterne in discussione ideologie e comportamenti! Si tratta di atteggiamenti molto pericolosi a livello psicologico, che possono avere conseguenze a volte nefaste. I modelli che i giovani seguono sui Social li influenzano enormemente, per questo è fondamentale coltivare quella “sana” consapevolezza che può permettere di eliminare percezioni personali, pensieri limitanti e visioni della vita negative e pericolose.
I Social Network possono generare gravi problemi nei processi decisionali e comportamentali di quei ragazzi che accettano tutto passivamente, senza usare i giusti filtri razionali. Tantissimi adolescenti, per esempio, ascoltano le “canzoni del momento” solo perché sono virali sui social network o in radio, senza comprendere i messaggi subliminali che vengono inviati.

Molti “influencer” fanno leva sui disagi sociali per aumentare i consensi, pur generando gravissimi danni psicologici ai ragazzi. Chi ha ricevuto tantissima visibilità mediatica non sempre sente il dovere morale ed etico di usare questo strumento per diffondere motivazione e positività. È più facile alzare il vessillo della leggerezza che spesso sfocia in apatia, eccessivo materialismo ed egoismo.

Per tutti i ragazzi che non riescono a trovare una soluzione a questa diffusa sensazione di solitudine e disagio, la psicoterapia può essere un supporto fondamentale. Molti studi scientifici ne dimostrano l’efficacia permanente per risolvere fobie, blocchi emotivi e disagi che minano la vita dei giovani.
Ovviamente anche la scuola dovrebbe avere un ruolo fondamentale per arginare questa problematica. Una prima, utile modifica da effettuare nel programma scolastico sarebbe sicuramente quella di inserire lo studio di una materia specifica: Psicologia. Potrebbe essere molto importante, già dai primi anni di scuola superiore, per conoscere la propria personalità. Diventando, nel tempo, una bussola fondamentale per viaggiare con equilibrio e chiarezza sul sentiero della vita.
MICHELE MAGLIANO
Michele Magliano* nato a Sapri(SA) il 22/10/1997, Dottore in Psicologia, influencer e scrittore.
Che bel sorriso, che commovente entusiasmo e lo dico senza ironia.
A 20-30 anni si ha ancora l’entusiasmo e la fiducia di poter cambiare le cose, a 60 subentra il disincanto.
Ti invidio caro Michele