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Sanremo 2025: Carlo Conti, nuovo jingle, la poesia, la malattia e… “na pret”

Di Angela Freda

Si è aperto ieri sera il sipario sulla 75° edizione del Festival di Sanremo. Sul palco dell’Ariston, dopo cinque anni a conduzione Amadeus, arriva Carlo Conti che, papillon gigante a parte, non fa rimpiangere il suo predecessore, almeno negli ascolti che, nella prima serata si attestano al 65,3% di share. La prima serata dell’edizione 2024 aveva registrato il 65,1%.

Nuovo conduttore, nuovo Jingle firmato dal dj Gabry Ponte, che, al ritmo di “Tutta l’Italia” ha preso il posto del celebre “Parappappappapparà”. Ieri sera si sono esibiti tutti e 29 i cantanti in gara, giudicati a fine serata dai giornalisti della sala stampa. Attesissimo sul palco l’arrivo di Achille Lauro che già sul red carpet della vigilia non aveva deluso i suoi ammiratori, sfilando in total black con cappotto, cappello e veletta firmato Dolce e Gabbana. Non ha deluso nemmeno sul palco… se non per un cambio di performance, ben diversa da quella dissacrante e provocatoria del 2020, che lo ha visto invece alle prese con l’emozionante ballad “Incoscienti giovani”.

Apprezzatissimo il testo portato sul palco dell’Ariston da Simone Cristicchi: una poesia, un inno all’amore più sincero e profondo. Dedicato a sua madre, il brano “Quando sarai piccola” racconta la fragilità di sua madre ammalata. Ben prima di salire sul palco, le parole della sua canzone hanno conquistato il pubblico che ieri sera, dopo l’esibizione, gli ha regalato una meravigliosa standing ovation. Di malattia, ma questa volta di quella che divora l’anima, ha parlato invece Fedez nel suo brano “Battito”. Il rapper, che arriva sul palco dell’Ariston dopo un periodo non facile, sembra aver faticato non poco per riuscire a portare a termine l’esibizione, almeno a giudicare dall’atteggiamento avuto nel lasciare il palco, quando, occhi al cielo, ha tirato un sospiro di sollievo. Gli occhi neri che avevano tanto attirato l’attenzione del pubblico, si ritrovano anche nel testo della canzone incentrata sulla depressione, nel doloroso verso “ Vedo nero pure il cielo, vetri rotti schegge negli occhi.”

L’ospite della prima serata è un dirompente Jovanotti che inizia la sua esibizione all’esterno del teatro Ariston, accompagnato da una super band ( un centinaio tra batterie e tamburi) e cantando “L’ombelico del mondo”. Ed è subito Jova Beach Party malgrado l’outfit a metà tra un Ferrero Rocher ed una bacchetta di ferro arrugginito!

Una menzione particolare va a Lucio Corsi, giovanissimo cantautore sconosciuto ai più, ma che per tenerezza, profondità del testo e look originale, ha conquistato il pubblico. Nella serata delle cover duetterà con Topo Gigio! Una piacevolissima sorpresa! E sorpresa deve essere stata anche Rose Villain quando, poco prima di iniziare a cantare, fasciata in abito rosso (10 punti al Fantasanremo), si è sentita acclamare dalla galleria dell’Ariston da un “appassionato” spettatore salernitano che le ha urlato “Sì na pret”!!! Temo che nell’immediato in pochi abbiano capito che il “signore” in questione le stesse rivolgendo un complimento! La serata è terminata poco prima dell’una e trenta con la classifica della sala stampa, di cui sono stati svelati solo i primi 5 posti, ed in ordine sparso (random): Giorgia, Simone Cristicchi, Lucio Corsi, Brunori Sas, Achille Lauro. La speranza di chi scrive è che alcuni di questi artisti possano restare in vetta alle classifiche delle prossime serate quando a votare ci saranno anche il pubblico, attraverso il televoto, e la Giuria delle Radio.

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