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Battipaglia, presentato il libro di Massimiliano Amato “Il sindaco desaparecido”. Il caso Rago resta un mistero.

di Giuseppe D’Amico

Lorenzo Rago resta un grande mistero e non so dirvi se fosse implicato in traffici illeciti ne se fosse entrato in politica per interesse personali. Invito alla “pietas” per una persona che mentre rientrava a casa è stato sottratto alla famiglia e alla città”. Queste le parole pronunciate dal giornalista Massimiliano Amato a conclusione del suo intervento in occasione della presentazione della seconda edizione riveduta ed ampliata del suo libro “Il Sindaco desaparecido” con un sottotitolo esplicativo della vicenda: “Battipaglia, 1953: la scomparsa di Lorenzo Rago. Ombre di mafia e depistaggi. Un mistero italiano”.

BATTIPAGLIA
presentazione libro “Il Sindaco desaparecido

Una storia che dopo 72 anni è ancora avvolta nel mistero. La notte del 20 gennaio 1953 Lorenzo Rago, sindaco di Battipaglia da 5 anni, ex aderente al Partito dell’Uomo Qualunque prima di approdare al PSI, sostenuto da una maggioranza socialcomunista, scompariva per sempre. Vittima di un clamoroso caso di “lupara bianca” tuttora senza mandanti né esecutori. A distanza di 18 anni dall’uscita della prima edizione, la ricostruzione di uno dei più appassionanti misteri del primo Dopoguerra torna sugli scaffali con una seconda edizione riveduta ed ampliata con quanto è emerso da nuove ricerche storiografiche. Rispetto alla prima, ha diversi paragrafi in più, un capitolo nuovo di zecca in cui viene dipanato l’intreccio che a cavallo tra la primavera e l’estate del 1954 si creò tra la scomparsa di Lorenzo Rago e il caso Wilma Montesi, giovane donna di 21 anni rinvenuta morta per annegamento sulla spiaggia di Torvaianica l’11 aprile 1953. Una vicenda in cui furono coinvolti numerosi personaggi di spicco, rimasta irrisolta come quella del sindaco di Battipaglia.

In appendice al libro di Amato c’è un’intervista a Enrico Giovine, avvocato e storico esponente della politica battipagliese (è stato per tre volte sindaco della città) venuto a mancare nell’aprile del 2023 a 91 anni, che ricostruisce il clima dell’epoca. Mescolando lo stile e il linguaggio del noir con quello della ricerca storica, Amato ha smontato e poi rimontato pezzo per pezzo il caso Rago. Arrivando a interessanti (e inedite) conclusioni su genesi, dinamica e causale di un crimine che scosse profondamente l’opinione pubblica italiana e individuando, in controluce, i possibili mandanti e le autorevolissime coperture di cui riuscirono a godere.

Il libro, pubblicato dalle Edizioni dell’Ippogrifo, è stato presentato presso la “Sala Silvio Petrone” per iniziativa della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, in collaborazione con Banca Campania Centro e la Libreria Mondadori Battipaglia. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per approfondire le dinamiche di un caso che ha segnato il Dopoguerra italiano, attraverso il racconto di Amato e il contributo di autorevoli esperti del settore.

Nell’introdurre l’argomento Gabriele Bojano (giornalista del Corriere della Sera) ha ricordato l’evento della scomparsa di “un uomo dalle mille sfaccettature” che rappresenta “una delle pagine più gravi della storia di Battipaglia”. Ha poi ricordato che la vicenda ebbe anche un rilievo nazionale grazie al “Corriere dell’Informazione” di Milano che 16 giorni dopo pubblicò la notizia che nel tentativo di trovare il corpo del sindaco desaparecido fu scandagliata senza risultati la foce del fiume Sele ed ha evidenziato i depistaggi che pure ci furono.

Anche la Sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, ha parlato di “un mistero che non è mai venuto fuori verificatosi in un periodo storico di una città in crescita che richiamava gente in cerca di lavoro”. Il presidente di Banca Campania Centro, Camillo Catarozzo, dopo avere proposto un ricordo familiare (“Mio padre era assessore nella Giunta Rago”) ha affermato che “il libro di deve alimentare la storia della città perché tratta argomenti che le nuove generazioni devono conoscere”. Dopo il saluto di Angelo Mammone, in rappresentanza del presidente della Fondazione Cassa Rurale, Federico Del Grosso, è intervenuto Giovanni Cerchia (Storico e Professore Ordinario dell’Università del Molise), che ha firmato anche la prefazione della seconda edizione del libro. Analizzando il periodo storico in cui si è consumata la vicenda Rago, il docente ha affermato: “Erano gli anni dell’inizio del boom economico e della guerra fredda che condizionava anche un certo tipo di burocrazia. Proprio nel 1953 viene sconfitta la Legge Truffa e si verificano molti cambiamenti politici e sociali. Una scomparsa per lupara bianca, però, non sembra essere nella tradizione della Camorra. Non va dimenticato il ruolo del superpoliziotto Ettore Messana, che era stato epurato per la sua appartenenza all’Ovra fascista ma che viene richiamato in servizio e inviato a Battipaglia per indagare sulla scomparsa di Rago”.

BATTIPAGLIA
presentazione libro “Il Sindaco desaparecido

Per il giornalista Antonio Manzo, profondo conoscitore delle vicende storiche, politiche ed economiche del territorio, “il libro di Massimiliano Amato è un’opera che sposa letteratura e giornalismo, cronaca e informazione e letteraria. Sparisce un cadavere eccellente in un periodo difficile della storia d’Italia che viveva la stagione del Centrismo, una stagione molto fertile che portò a casa riforme immense a partire dalla riforma agraria che interessò in modo particolare anche Battipaglia. Il libro affronta un caso che i giornali dell’epoca affrontarono con molta sbadataggine, senza approfondimenti investigativi ed offre elementi di riconsiderazione storica di Battipaglia, una delle tante Italie agricole di quegli anni”.

A conclusione dell’incontro l’intervento dell’autore del libro, Massimiliano Amato che ha spiegato anche i motivi della seconda edizione del libro: “L’obiettivo è quello di delineare il contesto all’interno del quale si era collocata questa terribile vicenda. Sono d’accordo con Manzo quando afferma che il Centrismo va ripensato. Ci sono poi il collegamento con il caso Montesi che dal punto di vista giudiziario non porta da nessuna parte; la testimonianza del primo pentito della Camorra, Abbatemaggio; il ruolo di Barrano che dopo avere indagato su Montesi viene spedito a Battipaglia; l’intervista con l’ex sindaco Enrico Giovine e la testimonianza di Felice Colliani (Rago, espulso dal PSI “si stava guardando intorno e non escludeva il suo passaggio alla DC”). Altri elementi aiutano a capire il clima in cui matura la scomparsa di Rago, la cui storia è così misteriosa ed oscura per cui l’ho raccontata nell’unico modo possibile; sono andato a tesi ma non ho scritto un romanzo. Nel 1953 la democrazia era ancora fragile e solo in quest’ottica poteva avvenire quello che è successo. Forse Battipaglia non ha voluto fare i conti con Rago”.

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copertina libro “Il Sindaco desaparecido
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