Una scoperta archeologica di eccezionale rilievo è emersa nel territorio di Padula, in località Cicirelli, dove i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli hanno portato alla luce un’antica necropoli risalente al V-IV secolo a.C. Il ritrovamento è avvenuto durante un’operazione di monitoraggio del territorio, dopo che alcuni frammenti archeologici sono stati individuati in un’area di cantiere.
La scoperta è stata presentata ufficialmente questa mattina nella prestigiosa Certosa di San Lorenzo, alla presenza di numerose autorità tra cui il Maggiore Massimo Esposito, comandante del Nucleo TPC, il Procuratore della Repubblica di Lagonegro Gianfranco Donadio il funzionario della direzione regionale musei nazionale Campania – referente della Certosa di Padula, Francesco Fanoli, la dirigente della Soprintendenza di Salerno e Avellino Raffaella Bonaudo e l’assessore al Turismo Antonio Fortunati e il consigliere comunale di Padula Giuseppe Tierno.





Reperti di inestimabile valore
Dallo scavo sono emersi oltre 200 reperti, il cui valore economico supera il milione di euro. Particolarmente significativa è una tegola in terracotta con un’incisione raffigurante un uomo a cavallo, un reperto definito dagli esperti un “unicum” nella zona del Vallo di Diano.

Il significa della scoperta

La dirigente della Soprintendenza di Salerno e Avellino Raffaella Bonaudo ha sottolineato che “l’operazione di recupero di questo patrimonio consente di restituire al territorio una parte della sua memoria e di comprendere come erano organizzate le strutture sociali e le persone che vivevano in questi luoghi, a quali modelli ideologici si ispiravano”.
Il Comune pronto ad accogliere i reperti archeologici
Il futuro dei preziosi reperti archeologici rinvenuti nella necropoli di località Cicirelli è al centro dell’attenzione delle istituzioni. La dirigente della Soprintendenza di Salerno e Avellino, Raffaella Bonaudo, ha assicurato che verranno individuate le migliori strategie per garantire la valorizzazione e la fruizione pubblica di questo straordinario patrimonio.
“Sono certa che, con la Direzione regionale musei e la sindaca Michela Cimino, si troverà il sistema più opportuno per ampliare le possibilità di fruizione di questi reperti, dentro e oltre la Certosa di Padula”, ha dichiarato Bonaudo.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale di Padula ha già manifestato la propria disponibilità a ospitare i reperti nella storica sede municipale, situata nel cuore del centro storico. L’assessore al Turismo Antonio Fortunati ha confermato l’intenzione del Comune di mettere a disposizione spazi adeguati per l’esposizione, con l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale della città e promuovere la conoscenza del suo passato.
Indagini in corso

Le operazioni di scavo e le indagini dell’Arma sono ancora in corso per determinare l’estensione della necropoli e valutare i danni arrecati al sito. “Il bene culturale appartiene allo Stato e deve essere restituito alla comunità”, ha dichiarato il Maggiore Esposito, sottolineando l’importanza della tutela del patrimonio storico.
L’intera area rimane sotto stretta sorveglianza, mentre gli studiosi sono già al lavoro per approfondire la conoscenza di questa importante testimonianza del passato.