Di Giuseppe Geppino D’Amico
“Strada delle Calabrie: 45 Comuni insieme per il rilancio delle Aree interne attraversate dall’antica via del Sud”. Questo il tema di uno dei convegni della giornata inaugurale della XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre presso il Next Tabacchificio. Numerosi i partecipanti tra i quali Rosario Santonastasio (Presidente di Archeoclub d’Italia), Luca Esposito (Referente Archeoclub d’Italia per la Promozione Borghi Strada Regia delle Calabrie), il consigliere provinciale delegato al Turismo, Pasquale Sorrentino, il consigliere regionale Franco Picarone e l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci.
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La Strada Regia delle Calabrie è ufficialmente Itinerario per il Giubileo 2024 – 2025”. Ben 2200 anni di storia, 490 km da Napoli a Reggio Calabria, 44 città in 260 km di percorso, 3 regioni, 4 province, 3 parchi nazionali, testimonianze di epoca romana, settecentesca, ottocentesca ma anche siti de neolitico e del paleolitico. Questa è la Strada Regia delle Calabrie, frutto di uno studio realizzato sul campo durato ben 8 anni, come ha raccontato l’architetto, storico e delegato Archeoclub d’Italia Luca Esposito: “Abbiamo dato vita ad un progetto di sviluppo turistico, culturale e sociale che rappresenta una vera novità per l’Italia. Otto anni durante i quali abbiamo studiato le cartografie di fine ‘700 per ritrovare un patrimonio culturale straordinario, fatto di 30 taverne ottocentesche, 40 ponti di epoca romana o ottocentesca. Lungo anche il tracciato romano della Via Popilia che abbiamo trovato con una metodologia innovativa di ricerca; possiamo trovare battisteri paleocristiani, siti millenari davvero unici.
Un patrimonio culturale fuori dai circuiti tradizionali, ma che adesso ha luce. La Strada Regia delle Calabrie è la strada dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe che la percorse per arrivare a Paestum o del pittore Jacob Philippe Hackert, dell’ingegnere e sismologo Robert Mallet o ancora dello scrittore Charles Didier, del medico e scrittore Horace de Rilliet e di tanti altri ancora. Per creare sviluppo ci deve muovere un grande passione per rendere accessibili tutti i luoghi della Cultura. Con la Strada Regia lo facciamo insieme alla Conferenza Episcopale Italiana e in sintonia con tutte le Associazioni e in collaborazione con tutte le Associazioni che hanno le stesse finalità di Archeoclub”.
Per il presidente di Archeoclub d’Italia, Rosario Santonastasio “La Strada Regia delle Calabrie è un ambizioso progetto di Archeoclub d’Italia per la promozione culturale, sociale e turistica di un itinerario storico del Sud Italia. E’ un’antica via di comunicazione che univa le città di Napoli e Reggio Calabria. Era la più lunga e importante via di comunicazione terrestre dell’Italia meridionale, che ricalca in gran parte il tracciato della più antica strada di epoca romana nota come “via Popilia” o “Via Annia”, nota come Capua-Regium. Oggi la Strada Regia delle Calabrie è anche Itinerario Giubilare”.
Per l’Assessore Felice Casucci si tratta di “un progetto sul quale poter puntare ma è importante la coesione che è al primo punto del programma della Regione Campania: ci ha consentito di fare un ottimo lavoro con le Pro Loco ed anche l’Archeoclub sarà un interlocutore privilegiato. Faremo in modo che questo privilegio diventi realtà perché l’archeologia sommersa è nel nostro programma”.
Sull’importanza della coesione ha insistito anche il consigliere provinciale Pasquale Sorrentino: “E’ necessario avere la consapevolezza del territorio. Oggi a Paestum la Provincia espone i propri tesori. Abbiamo 158 comuni con altrettanti campanili ma bisogna evitare di cadere nel campanilismo”. Presenti al convegno diversi sindaci dei comuni interessati tra i quali i primi cittadini di Eboli (Mario Conte), Auletta (Antonio Caggiano) e Petina (Mimmo D’Amato) e l’Assessora alla Cultura del Comune di Sala Consilina, Josefhmari Biscotti.