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“Inondati” di gioia: “Sito Alto è salva”. Il cuore dei volontari e la devastazione che resta (VIDEO)

Di Antonio Sica

È accaduto ieri: a pochi metri dalle fiamme, nei momenti più drammatici della catastrofe ambientale in corso a Sala Consilina, i volontari da terra diventano fondamentale punto di riferimento per i mezzi che dall’aria effettuano lanci decisivi per spegnere le fiamme. Come ha detto qualcuno, l’incendio di Sala Consilina -documentato come mai prima, quasi minuto per minuto attraverso foto e video sui social- è stato quasi “un dolore fisico”. È vero, come è vero che non ci sono parole per definire l’autore o gli autori di tanta devastazione, se si avrà conferma che l’origine è stata dolosa. Se così sarà, la speranza è che questi veri e propri criminali ambientali -perché tali sono- possano essere individuati e puniti adeguatamente. Ma dall’altro piatto della bilancia ci sono immagini che restano nel cuore, e sono quelle di quanti si sono adoperati senza sosta -dall’aria e da terra- negli ultimi due giorni per arginare le fiamme alimentate dal vento e dalla vegetazione secca. Interventi che dimostrano che c’è chi ha davvero un cuore grande.

E resteranno sicuramente nei nostri cuori i sorrisi di questi volontari, colpiti in pieno dalla “bomba” d’acqua sganciata dal canadair. Nella prima parte del nostro video –ascoltate anche l’impressionante sfrigolio delle fiamme che bruciano la vegetazione attorno ai volontari- le immagini sono di GIGI Trail, la voce è quella inconfondibile di Michele Garone. “Si, il fuoco era davanti a noi -conferma Michele- e il canadair evidentemente ci avrà visto ed ha fatto un lancio perfetto, spegnendo il fuoco che avanzava. Subito dopo infatti ho richiesto altri 2 interventi, mentre stavamo bonificando, come si sente dai video. Nella foto siamo tutti bagnati perché ci ha preso in pieno, però questa individuazione ha permesso di bloccare il fuoco e salvare Sito Alto”.

Nella seconda parte del video le immagini della devastazione che purtroppo resterà a lungo, e di altri volontari che -non solo da Sala Consilina ma anche da altri paesi del Vallo di Diano- sono accorsi per dare il proprio contributo alla salvaguardia delle montagne salesi. A proposito, anche oggi su quelle montagne ferite continuano le operazioni di spegnimento.

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