Importante avvenimento culturale di fine anno a Polla. Venerdì 29 dicembre (ore 19,00) presso la sala San Francesco del Santuario Sant’Antonio sarà presentato l’ultimo libro di poesie di Antonella Caggiano “La vena delle viole”. Dialogherà con l’autrice la professoressa e poetessa Paola D’Angelo e l’evento sarà allietato dalle riflessioni musicali del maestro Giosi Cincotti. Della sua poesia così scrive il poeta e scrittore Davide Rondoni nella prefazione: “C’è in queste pagine una volontà, una consegna, una quasi accanita e però dolce fiducia nella scrittura poetica. Come se la poesia potesse cogliere finalmente il rilievo di moti, pensieri, dolori, gioie che l’autrice custodisce e vive. Si tratta di esperienze forti, potenti, abissali. E altre finissime. Dunque le affida alla voce poetica come le onde di tempeste o le piogge o gli estremi azzurri del mare. In Antonella Caggiano la poesia adempie il proprio compito di dare rilievo alla vita, di portare vicende personali a una luce – la luce inquieta della parola – che le rende disponibili al riverbero nella vita di tutti. Preferisce l’effetto di versi icastici, immagini portate alla tensione intellettuale massima, quasi deponendo gioielli. Potrebbe dirsi quasi poesia abitata dall’eterno doppio spirito del barocco e quindi intellettiva e immaginosa…”
Antonella C. Caggiano, originaria di Polla, si è laureata in Lettere con 110 e lode, presso l’Università Federico II di Napoli. Giornalista Pubblicista, ha collaborato con i quotidiani Roma e Il Giornale di Napoli.
Ha al suo attivo altre pubblicazioni: Estensioni (Galzerano, 1990), Cronaca di uno zen annunciato (Albatros, 2010), e Dolce di sale (con prefazione di Dante Maffia, Costa Edizioni, 2022). Vive a Pescara dal 2016, dove insegna, scrive e organizza eventi culturali. Molte sue poesie sono state tradotte in diverse lingue, presenti all’interno di importanti antologie e premiate in importanti concorsi letterari.
“La vena delle viole” è la sua ultima silloge poetica, edita da CartaCarta, nella collana curata dal poeta e scrittore Davide Rondoni.
La Caggiano scrive dall’età di undici anni “per necessità”. “La vena delle viole” – afferma – “è un libro d’amore: l’amore inteso, però, in senso lato. L’amore verso l’altro, l’amore accolto, sofferto, e quello che vorrebbe salvare dal dolore o che il dolore vuole sublimare. La silloge accoglie, infatti, l’amore verso la vita, i figli, mio fratello (che ci ha lasciati in età giovanissima), l’amore che trionfa, nonostante le difficoltà della vita. Amore che resiste alle intemperie della vita, così come accade alle viole alle avverse condizioni climatiche”. L’”Amor che – come si sa – “omnia vincit”.
