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Pasquale Chirichella è il nuovo Presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino

Di Giuseppe Geppino D’Amico

L’Associazione Internazionale Joe Petrosino ha un nuovo Presidente. È Pasquale Chirichella, da anni in prima linea ed instancabile testimonial dell’Associazione in Italia e all’estero. Per eleggere il nuovo presidente il direttivo dell’Associazione si è riunito nel giorno in cui ricorreva il 31° anniversario della strage di Capaci.

Pasquale Chirichella

Nuovo anche il Direttivo che affiancherà Pasquale Chirichella: vice Presidente è l’imprenditore Vincenzo Petrizzo; Segretario il prof. Vincenzo M. Pinto, mentre la carica di Tesoriere è stata affidata a Vincenzo La Manna, già presidente del sodalizio negli ultimi 6 anni. Completano il Direttivo i consiglieri Aurora Gallo, Angela Morena e Giuseppe Pinto, operanti a vario titolo nell’Associazione da diversi anni. A tutti l’augurio di un proficuo lavoro, sia nel territorio nazionale che extra-nazionale, nel segno di Joe Petrosino che, non va dimenticato, è stato un pioniere della lotta alla mafia, testimoniando con la sua vita la lotta alla criminalità e la promozione della legalità.

Tra i primi a congratularsi con Pasquale Chirichella il Presidente dell’Associazione Joe Petrosino USA, Mr. Bob Fonti, che ha invitato Chirichella al tradizionale Columbus Day che si tiene ogni anni a New York nel mese di ottobre.  La città di Padula, invece, ospiterà nel mese di settembre la prossima edizione del Premio Internazionale Joe Petrosino. Premio che lo scorso anno è stato assegnato al giornalista di RAI Report, Sigfrido Ranucci, per le sue inchieste televisive sull’attività dei clan malavitosi.

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Joe Petrosino, questo il nome americano dell’emigrante padulese, nacque nel 1860 nel paese della Certosa. Come tutti gli emigranti era partito per seguire il sogno americano, arrivando a New York nel 1873 con tutta la famiglia. Il suo sogno fu quello di indossare la divisa della polizia, che, grazie alla sua determinazione, esaudì dopo poco tempo. Notato da un assessore comunale alla polizia di New York (Roosevelt, che diventerà Presidente degli Stati Uniti), Petrosino entrò nell’olimpo del Bureau investigativo. Morì il 12 ottobre 1909, ucciso in un attentato a Piazza Marina, al centro di Palermo da Vito Cascio Ferro, uno dei primi capofamiglia mafiosi, che il detective dal distintivo n°285 aveva costretto a fuggire dall’America per cercare riparato in Sicilia dove si sentiva più protetto.

Fu la prima vittima di mafia come appartenente alle forze dell’ordine. Sono stati realizzati numerosi film, sceneggiati e fumetti, sin dal 1909, quando è stato distribuito un documentario sugli imponenti funerali del poliziotto americano Petrosino.

A Joe Petrosino sono stati dedicati film, fiction televisive e libri. Uno dei più interessanti è certamente il libro “Joe Petrosino. L’uomo che per primo ha sfidato la mafia italoamericana”, di Arrigo Petacco, che traccia un profilo puntuale e rigoroso del poliziotto italo-americano. Petacco narra le eroiche imprese che diedero grande notorietà al giovane padulese, dalla soluzione del caso dell’uomo nel barile, alla liquidazione della banda Giuliani o della famosa banda degli assicuratori (dove Petrosino portò in arresto una gang composta da 112 persone), o quando ricostruì il complotto anarchico che aveva portato all’assassinio dell’allora Presidente degli Stati Uniti, William McKinley. Proprio le ricerche effettuate da Arrigo Petacco e Secondo Signoroni, nel 1972 è stato prodotto uno sceneggiato televisivo in 5 puntate, diretto da Daniele D’Anza e come attore Adolfo Celi, che interpretava il popolare investigatore, prodotto dalla Rai e intitolato Joe Petrosino.

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2 comments

  1. Auguri al nuovo presidente di questa importante associazione, culturale, la gente della strada vorrebbe conoscere solo la biografia del neo presidente.

  2. Congratulazioni a tutto il direttivo dell’associazione con l’augurio di una più pregnante azione e manifestazioni conoscitiva

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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