L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della Donna. L’obiettivo è di riflettere sulle condizioni di lavoro delle donne e di lottare contro le diseguaglianze tra uomo e donna. Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Su proposta del Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito.

Nel Vallo di Diano alla “Giornata internazionale dei diritti della donna” è dedicato il quinto appuntamento in scaletta al Teatro Scarpetta di Sala Consilina, nell’ambito della rassegna “Teatro in Sala”, organizzata dall’Associazione “I Ragazzi di San Rocco”, con la partecipazione della Banca Monte Pruno. L’iniziativa, che avrà luogo l’8 marzo, con inizio alle ore 20, presso l’Auditorium Cappuccini di Sala Consilina si avvale del patrocinio del Comune di Sala Consilina e della collaborazione del Centro Antiviolenza “Aretusa”. Il programma prevede la lettura interpretata a cura di operatrici del “Centro Antiviolenza Aretusa”, del Consorzio Sociale S10 gestito da Differenza Donna e dell’associazione di promozione sociale “I Ragazzi di San Rocco” con accompagnamento musicale a cura di Giuseppe Romano.
“Abbiamo ritenuto importante creare un momento di riflessione su ciò che la donna vive oggi per comprendere la strada da percorrere” -riferisce il presidente dell’associazione “I Ragazzi di San Rocco”, Franco Freda. “Una parte della società è ancora legata ad una visione patriarcale e maschilista e la donna ne resta ancora imprigionata. Solo la consapevolezza può portare ad una definitiva via d’uscita.”
Il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, ha dichiarato: “Come unica Bcc del territorio partecipiamo con entusiasmo ed interesse alle celebrazioni della “Giornata internazionale della donna” voluta dagli amici dell’Associazione “I ragazzi di San Rocco” perché la riteniamo una ricorrenza molto importante per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche che hanno visto cambiare radicalmente il ruolo della donna nell’ultimo secolo di storia.

Conquiste da rinnovare ogni anno e ogni giorno per ricordare che ancora le donne sono vittime di discriminazioni, abusi e violenze in ogni parte del mondo, anche in quei Paesi dove hanno fatto grandi passi in avanti verso la parità di genere. Prendo a prestito le parole della giornalista Tonia Cartolano la quale afferma che sarà più un argomento quando finalmente non se ne parlerà. Ad oggi lavoriamo con intensità ed attenzione, attraverso tante piccole azioni, per cercare di conquistare ogni centimetro utile a mettere da parte qualche altro pezzo negativo di questa brutta storia. La consapevolezza ormai c’è, bisogna diffondere, senza freni, questa voglia di dire basta alla violenza e alle discriminazioni di genere. Tutti noi, a prescindere dai ruoli e dalle responsabilità, possiamo e dobbiamo fare di più”.
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Sulla prima edizione della giornata della donna circolano versioni diverse. È certo che fu celebrata negli Stati Uniti secondo alcune fonti nel 1908, secondo altre l’anno successivo. Dagli Stati Uniti approdò in Europa. In Italia iniziò a essere celebrata nel 1922; prese forza nel 1945, quando l’Unione Donne in Italia (formata da donne del Pci, Psi, Partito d’Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell’Italia già liberate dal fascismo.
L’8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l’Italia ha ricordato la Giornata della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. Negli anni successivi questa Giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili: divorzio, contraccezione, legalizzazione dell’aborto e la difesa delle conquiste delle donne. Questi temi sono all’origine della vera esplosione in termini di popolarità e di partecipazione, l’8 marzo diventò ancora più importante negli anni ‘70: anni che segnano la collaborazione dei movimenti femminili e femministi che operarono attivamente per la legge sulla parità, per il diritto al divorzio e per l’aborto.