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“Ritratti di lettura”: il 28 febbraio Alfredo Alvino presenterà “Nemici Fraterni” a Pagani

Sarà Alfredo Alvino il protagonista del quarto incontro di “Ritratti di lettura”. La rassegna letteraria, organizzata da “Ritratti di territorio” in collaborazione con la Confraternita di Maria SS.ma Addolorata e la Libreria Juvenilia, è pronta per la presentazione di “Nemici Fraterni”, edito da Edizioni dell’Ippogrifo. Appuntamento il prossimo 28 febbraio, alle 19.30 a Pagani presso la sede della Congrega in via Nicola Pagano in Pagani. Nunzia Gargano intervisterà l’autore. La voce di Cleo Lamberti coinvolgerà il pubblico nella trama dell’opera.

Rino Buonocore, priore della Confraternita, è pronto per accogliere il prossimo scrittore: “è una manifestazione a cui tengo molto perché permette di conoscere tante personalità di rilievo che accrescono i tessuti socioculturali delle nostre realtà”.

La storia

Il romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientato alle porte di Napoli, nel fondo ‘A Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro, Turillo, ormai parte della gendarmeria borbonica. Nel frattempo grandi eventi storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza che saprà fargli da maestro, accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi, alla fine, si ritroveranno schierati l’uno con l’altro, su due fronti diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, in un contesto di storia preunitaria, analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e psicologica.

L’autore

Alfredo Alvino (Napoli, 1951), marito di Angela e padre di Chiara, è stato avvocato presso l’Avvocatura Regionale della Campania, ed è autore di romanzi e racconti. Cresciuto nel cuore della sua città natale, tra Porta Grande a Capodimonte e via Salvator Rosa, vive a Marano di Napoli. Appassionato di rugby, da giovanissimo ha giocato con il C.U.S. Partenope Rugby. Negli anni degli studi universitari ha suonato la batteria nei locali cittadini. All’impegno forense ha unito la passione per la narrativa ottenendo numerosi riconoscimenti. È autore del romanzo storico Il Disertore (Edizioni Eracle, 2011), del romanzo Gli odori del bosco (Edizioni Creativa Le Pleiadi, 2018), della raccolta di racconti Autunno Napoletano (Edizioni CTL, 2020). Nell’ambito della letteratura teatrale si è dedicato alla traduzione in vernacolo napoletano della commedia di Joseph Kesselring Arsenico e vecchi merletti, con il titolo ‘E Signurine Bruschetti e della pièce francese La Presidentessa di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber, con il titolo ‘A mugliera d’o Presidente.

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1 comment

  1. Dopo “Il Disertore” e “Gli Odori del Bosco” l’autore Alfredo Alvino ci sorprende con un nuovo romanzo storico che trova i suoi punti focali nella guerra tra I Borbone, i Piemontesi e i Garibaldini non dimenticando le differenze sociali, le amicizie, i drammi e l’Amore. “Nemici Fraterni” è un libro di grande intensità emotiva, che farà schierare il lettore da una parte o dall’altra, soprattutto nelle questioni di cuore; immergendolo nelle vicende narrate tra l’estate del 1848 e il 1860. Questa immersione è frutto della bella scrittura, fluida ed elegante, di Alfredo Alvino, che riesce a proporci un racconto asciutto e senza sbavature, mai tedioso, ben elaborato, conseguenza, sicuramente, di tanto studio e ricerche. L’autore, infatti, riesce a trasportarci ed a travolgerci emotivamente non solo nella drammatica battaglia del Volturno, ma in tutto quel periodo storico che coincide con lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, alle battaglie Borboniche, fino al Brigantaggio, in un Italia che si avvia all’unità. Tutto questo, però, dalla prospettiva della “provincia” di Napoli: tra amori fulminei ed intensi, tra i segreti dei suoi notabili, i massacranti e logoranti lavori dei Coloni terrieri, le ambizioni dei Gendarmi e dei Soldati dell’Esercito de I Borbone; ma soprattutto tra uomini sanguigni e di alta nobiltà d’animo contro vigliacchi malfattori e assassini di ogni casta. Non manca nulla nella vicenda raccontata: amore, odio, gelosie, fraintendimenti, vendette, differenze sociali e politiche, guerre e quindi cambiamenti. È decisamente un libro ricco di suspense, è un dramma storico e psicologico che sa sorprendere e coinvolgere il lettore con un ritmo incalzante, dove Eros e Thanatos, i due impulsi che dominano lo spirito di ogni uomo, sono magistralmente esposti allo sguardo del lettore e lo avvolgono in continuo scambio per tutto il racconto. Federico e Turillo, i Nemici Fraterni del romanzo, sono i due personaggi principali su cui viene cucita tutta la storia ma anche a tutti gli altri personaggi, che incroceranno il loro cammino, sarà dato ampio spazio e tanta cura. Un occhio attento, inoltre, non potrà non notare come l’autore, in vie parallele, ci rammenterà anche delle condizioni della donna, nobile o contadina che sia, nel periodo narrato e di quanto l’istruzione o meglio il solo saper leggere, scrive e far di conto, sappia fare la differenza tra la vita e la morte sia per un uomo che per una donna. Trecentotrenta pagine in cui viene riportata una storia comune a tanti uomini e donne in un’epoca che sta per tramontare e che sta lasciando spazio ad un altro tempo, un tempo nuovo, con il suo carico di aspettative e speranze. #LuigiaChianese
    Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📗📘📙📖📖
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