Di Antonio Sica
Ci sono Storie che non hanno bisogno di troppe parole… Vallo Più e Zona Franca in trasferta a Moio della Civitella, a casa di nonna Rosa De Vita, che lo scorso 8 febbraio ha compito 112 anni. Ospitalissimi e accoglienti il figlio Angelo Pilerci e la nuora Maria Trotta. Per tutto il resto… c’è il nostro video.
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“Sono sposata da 40 anni con il suo unico figlio – ci racconta tra le altre cose la nuora Maria Trotta– e devo dire che in tutto questo tempo Rosa è sempre stata cordiale. Pur con un carattere estremamente socievole, che per me è anche uno dei segreti della sua longevità, non è mai entrata nelle mie cose. Ha sempre cercato gli altri. In questa casa ho cresciuto i miei due figli e tutti e 5 i nipoti che mi hanno dato, e lei ha saputo costruire un legame forte ed intenso con ognuno di loro. Ancora oggi non passa giorno che la vengano a trovare. Il legame è forte non solo con loro, ma anche con tutto il paese: Rosa è stata sempre socievole con tutti. Oggi casa nostra è una casa aperta, vengono da tutta Italia ed anche dall’estero a trovarci. Ad ottobre è venuto uno scrittore dalla Svezia appositamente per conoscere Rosa, poi tanti giornalisti. Ho visto la notizia su Vallo Più siamo rimasti colpiti dal mare di amore verso Rosa, e grati per tanto affetto ed attenzione. Anche se da un paio di anni è allettata, mantiene il suo spirito e la lucidità: ci riconosce tutti e ci chiama per nome durante la giornata”.

Il sindaco Enrico Gnarra sottolinea come Moio della Civitella sia un paese di centenari: “Fino a poco tempo fa erano 8 -racconta- adesso sono in 3, tra cui la signora. Dieta Mediterranea sì, ma anche stili di vita. Queste persone infatti avevano tante cose in comune pur appartenendo a ceppi famigliari diversi: innanzitutto erano tutti contadini. E questo vuol dire che per recarsi quotidianamente a lavoro dovevano percorrere diversi chilometri a piedi nel percorso casa-terreni. Poi c’era il lavoro nei campi. Altro fattore rilevante per la loro longevità, l’assoluta mancanza di stress: tutti i nostri anziani hanno delle vite routinarie che prevedono pranzo alle 12.00 cena alle 19.00. Poi lungo riposo notturno. Infine, come si diceva, la dieta mediterranea, e la predilezione per i prodotti della terra”.

Con la collaborazione di Gianfranco Stabile