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Raccolta differenziata, Legambiente promuove il Parco Cilento Diano Alburni: è nella top 5

Al quinto posto assoluto per raccolta dei rifiuti, con un ottimo 71,59% totale che va ben oltre il minimo di legge (65%). Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni è uno dei 9 che riesce a rispettare la legge, grazie alla sensibilità dei suoi abitanti ed all’organizzazione delle 80 strutture comunali che lo compongono.

E se è vero che altri 4 hanno fatto meglio va precisato che si tratta di realtà con meno della metà dei 206.647 abitanti che abitano in questa parte a sud della provincia di Salerno.

Dei 24 Parchi nazionali solo in 9 raggiungono l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata: Dolomiti Bellunesi, Pantelleria, Maiella, Cilento-Diano-Alburni, Cinque Terre, Asinara, La Maddalena, Val Grande e Arcipelago Toscano. La percentuale media di raccolta differenziata di tutti i Comuni dei 24 Parchi Nazionali, invece, è ancora insufficiente e pari al 60,79%, cresciuta di appena il 3% tra il 2020 e il 2021.

Legambiente su dati Ispra 2021

Altro capitolo lusinghiero è poi quello dei Comuni Rifiuti Free (in cui la produzione pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg/ab/anno). Su 80 comuni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, 65 sono Ricicloni (ossia rispettano o superano il minimo di legge) e 32 di questi sono addirittura Comuni Rifiuti Free.

Per raggiungere gli obiettivi al 2030 e favorire la transizione ecologica soprattutto nei parchi, territori ricchi di natura ma più esposti ai cambiamenti climatici, serve un cambio di passo con politiche territoriali efficaci e coerenti dichiara Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente “I dati di Parchi Rifiuti Free fotografano una situazione di forte ritardo di troppi Comuni e desta particolare preoccupazione la situazione dei 56 Comuni che hanno il 100% del proprio territorio in un Parco nazionale che sono, però, ben lontani, tranne rare eccezioni, dall’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. Importante un patto tra parchi e comunità locali. Per realizzare la transizione ecologica è importante che i parchi, oltre a mantenere efficienti gli ecosistemi e tutelare le specie a rischio, non perdano la sfida di accompagnare i territori e le comunità locali verso scelte green e politiche di sviluppo innovative basate sulla qualità ambientale, la tutela della biodiversità e la coesione territoriale”.

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