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Sala Consilina, i parenti di Lino Banfi e la proposta di cittadinanza onoraria

Lino Banfi, “il nonno d’Italia”, così definito da Papa Francesco per la straordinaria interpretazione di Nonno Libero nella celebre serie televisiva “Un medico in famiglia”, ha i parenti a Sala Consilina. Lo ha ricordato egli stesso nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista Gabriele Bojano e pubblicata oggi sul “Corriere del Mezzogiorno”.

Il celebre attore domani sera (alle 21:00) al teatro Augusteo di Salerno riceve il Premio alla carriera intitolato a Charlie Chaplin nell’ambito della 37esima edizione del “Premio Charlot”, l’osservatorio sulla comicità fondato e diretto da Claudio Tortora. Un riconoscimento prestigioso, che in passato è stato attribuito a mostri sacri del calibro di Alberto Sordi, Nino Manfredi, Claudia Cardinale e Giancarlo Giannini, e che per il popolare attore di Canosa, prossimo al 90esimo compleanno, è soprattutto “il segno che la gente ti vuole bene”. Nel corso dell’intervista rilasciata a Gabriele Bojano, rispondendo alla domanda “chi le piacerebbe incontrare domani sera a Salerno?” ha risposto senza esitazione: “I miei cugini di primo grado di Sala Consilina, figli dell’unica sorella di papà. Si chiamano Zingaro, sono cugini colti, ingegneri, architetti, a cui voglio bene. Non mi è mai capitato di venirli a salutare a Sala Consilina”.

Alla nuova domanda del giornalista (“Lanciamo un appello al sindaco affinché le conferisca la cittadinanza onoraria?”) l’’attore ha risposto: “Perché no, sarebbe una bella idea”. Per dovere di cronaca va ricordato che a Sala Consilina il Palazzetto dello Sport è intitolato al figlio dell’ing. Sabino Zingaro, Giuseppe, scomparso in giovane età, promettente atleta di Pallacanestro militante in Serie A/2. Da noi interpellato il sindaco di Sala Consilina, Domenico Cartolano, nel prendere atto della proposta ha affermato che porterà l’argomento in Consiglio Comunale ed ha poi aggiunto che farà il possibile per incontrare l’attore a Salerno: “Sarà l’occasione per conoscerlo e perché no, potremmo anche chiedergli di aiutarci come testimonial nell’iter che stiamo portando avanti perché Sala Consilina possa essere designata Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028”.

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