Di Giuseppe Geppino D’Amico

Lutto nel mondo della cultura. Si è spento a Maratea il prof. Francesco Sisinni, aveva 91 anni. Già docente universitario, giovanissimo risultò primo nella graduatoria del concorso direttivo nel Ministero della Pubblica Istruzione, ambito nel quale assunse presto incarichi dirigenziali. Dopo la laurea in Studi Europei con il massimo dei voti, a seguito di concorso passò al Ministero degli Affari Esteri, dove fu impiegato in compiti in Italia e all’estero, tra cui quello di consulente culturale del ministro Aldo Moro. Nel 1974 collaborò con il ministro Giovanni Spadolini alla creazione del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali sotto il governo Moro IV, nel quale rivestì la carica di primo segretario generale del Consiglio Nazionale e, successivamente, di Direttore generale alle Antichità per circa vent’anni. Nel 1994, durante il dicastero di Domenico Fisichella, ricoprì l’incarico di responsabile dei beni archivistici. Fu poi direttore generale per la difesa del suolo e responsabile di sezione della Commissione tecnico-scientifica per l’Ambiente. Già Direttore generale delle Accademie, fu eletto Accademico d’Onore il 10 settembre 1977. Particolarmente nutrito il numero delle sue pubblicazioni, tra cui ricordiamo “I miei Beni” (1990) e “I Beni Culturali sono il futuro di Napoli” (1990).
Al prof. Sisinni il nostro territorio deve molto per ciò che ha fatto per la Certosa, per il Vallo di Diano e per il Cilento dopo il terremoto del 23 novembre 1980. Grazie a lui, al soprintendente Mario De Cunzo e alla direttrice della Certosa Vega De Martini, il monumentale complesso certosino tornò a splendere. Tantissime le opere d’arte restaurate nel laboratorio che fu qui istituito, così come numerose le mostre da lui finanziate e inaugurate personalmente ogni 10 agosto: La Certosa ritrovata; La Certosa sotterranea; Il Ciborio bronzeo nella sacrestia; Il Vallo ritrovato; Il Cilento ritrovato; Fulgidi amori, ameni siti e perigliose cacce. Va ricordata soprattutto la mostra Paestum e la memoria moderna del Dorico, allestita nella passeggiata coperta e poi trasferita a New York. Ha curato opere, edito saggi, fondato riviste e scritto oltre cento prefazioni a cataloghi d’arte. Dantista, era membro di numerose Accademie e Istituti culturali nazionali e internazionali.
Il prof. Sisinni è rimasto sempre legato alla Certosa: proprio a Padula volle presentare il suo romanzo “Il cappotto del nonno”. L’ultimo intervento risale al giugno di due anni fa, in occasione di un convegno organizzato dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano, quando tenne una lectio magistralis sull’arte certosina e lanciò un duro monito sulla situazione della Certosa.
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È stato sindaco di Maratea dall’aprile 1995 al febbraio 1997. Nel 1992 fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel corso della sua vita ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Lucania Oro (1989), benemerenze e onorificenze nazionali e internazionali. Fece parte degli Ordini cavallereschi di Malta, del Santo Sepolcro, di San Giorgio e di San Gregorio.

Numerosi i messaggi di cordoglio giunti ai familiari dello studioso. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha dichiarato: “Francesco Sisinni è stato un uomo di straordinaria cultura e di profondo amore per le istituzioni e per la sua terra. Maratea – ha aggiunto – perde non solo un ex sindaco che ha guidato la comunità con dedizione, ma un figlio che ne ha portato il nome e l’orgoglio ben oltre i confini regionali. La sua vita è stata segnata dal servizio al Paese: accanto ad Aldo Moro come consulente culturale, al fianco di Giovanni Spadolini nella nascita del Ministero per i Beni Culturali, che ha contribuito a fondare e guidare come primo segretario generale e per tanti anni da Direttore generale alle Antichità. Era un uomo che sapeva coniugare la competenza con la passione, e che ha trasmesso questi valori anche nell’insegnamento universitario, formando generazioni di studenti e studiosi”.