È stata una domenica all’insegna della bellezza e della conoscenza, immersi nella natura e nei paesaggi della vetta della Campania, il Monte Cervati. A viverla sono stati venti giovani laureati triennali, provenienti da tutta la regione, che stanno partecipando alla seconda edizione della “Sanza Summer School – Il Patrimonio Culturale come eredità e risorsa per lo sviluppo dei territori e delle comunità”.

Il percorso formativo, promosso dalla Regione Campania e dal Comune di Sanza, è stato progettato e realizzato dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ieri i partecipanti hanno preso parte a un’escursione all’Inghiottitoio di Vallevona, con il supporto dei quad messi a disposizione da Quota1898, per poi raggiungere la vetta del Cervati. Qui sono stati accolti dall’Arciconfraternita Maria SS. della Neve di Sanza, che ha guidato la visita al Santuario della Madonna della Neve e alla suggestiva Madonna della Grotta.

L’iniziativa si è arricchita grazie alla collaborazione dell’associazione Tre T del Cervati, della gastronomia della Bellambriana e all’organizzazione curata dall’associazione locale Laica.

Da oggi, però, si ritorna in aula: le lezioni proseguiranno presso la sala conferenze del CEA, nel monastero di Salemme, per l’ultima settimana di formazione.

La “Sanza Summer School”, in programma dal 1° al 13 settembre 2025, punta a formare figure professionali capaci di attivare processi di sviluppo e generare nuove forme di competitività per comunità e territori. Come nella precedente edizione, le attività si svolgono a Sanza, nei locali e negli spazi messi a disposizione dal Comune, con l’obiettivo di sviluppare competenze tecnologiche, valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale, promuovere l’imprenditorialità e la cultura d’impresa attraverso la nascita di start-up e spin-off, diffondere la conoscenza e creare reti e network territoriali.