
Due anni fa aveva pedalato da Sala Consilina a Milano, in solitaria, per oltre mille chilometri. Un viaggio che aveva suscitato ammirazione e che Michele Beltotti aveva dedicato soprattutto ai suoi figli, con un messaggio chiaro: “La vita reale è fatta di cose belle come lo sport, non solo di videogiochi e smartphone”. Dopo aver attraversato nel 2024 la Sicilia e la Calabria, ora l’instancabile ciclista di Sala Consilina rilancia la sfida: mercoledì 20 agosto partirà insieme a Giuseppe Morena, amico con la stessa passione per le due ruote originario di Buonabitacolo, per una nuova avventura che avrà come traguardo il leggendario Passo dello Stelvio. Un percorso lungo circa 1400 chilometri, sette giorni di viaggio e tappe superiori ai 200 km: dalla costa adriatica a Verona, dal Lago di Garda a Bolzano e Merano, fino alla salita più dura e affascinante d’Italia.
Li abbiamo incontrati alla vigilia della loro partenza, presso la Villa Comunale di Sala Consilina, a due passi dalla sede della loro Associazione “Bike in Tour”, dopo una “prova generale” effettuata sulle strade del Vallo di Diano, anche e soprattutto per mettere a punto le proprie attrezzatura. Una prova generale che si è rivelata rappresentativa anche dei possibili imprevisti che potranno capitare: la puntura di una vespa, infatti, non ha certo fermato Giuseppe Morena che non ha fatto una piega: “Sono cose che capitano, l’importante è rialzarsi e continuare a pedalare”.
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“Lo Stelvio è un sogno per tutti i ciclisti -spiega Michele Beltotti- e sarà l’impresa più dura che abbia mai affrontato, ma stavolta non sarò solo: con me ci sarà Giuseppe, e affrontare questa sfida in due renderà tutto più bello”. Per Giuseppe Morena, che insieme a Michele fa parte dell’Associazione Bike in Tour Vallo di Diano, si tratta della prima esperienza di questo genere: “Abbiamo fatto pedalate lunghe anche 180 o 200 km, ma è la prima volta che affronto un viaggio di 1400 km. L’ho fatto perché le amicizie e le passioni vanno seguite: con Michele condivido l’amore per la bici e l’avventura”.
Più che un’impresa sportiva, quella di Beltotti e Morena è anche una sfida personale e un invito a credere nella forza dello sport come scuola di vita: un viaggio fatto di fatica, amicizia, imprevisti e paesaggi sempre nuovi, da vivere metro dopo metro in sella alla propria bici.