di Elia Rinaldi
Mercoledì 6 agosto, alle ore 18.30, i giardini della Biblioteca comunale “Prof. Vincenzo Curcio” di Polla ospiteranno la presentazione del libro Vittorio Bracco di Don Nicola Russo, nell’ambito della rassegna “Incontri in Biblioteca”.

Il volume ricostruisce il profilo umano e intellettuale di Vittorio Bracco, studioso e docente originario di Polla, arricchito da materiali finora inediti. Ne emerge il ritratto di un intellettuale schivo ma profondamente legato alla sua terra e al mondo dell’insegnamento, con una scrittura densa e personale, in linea con la tradizione della prosa d’arte novecentesca. Allievo del celebre archeologo Amedeo Maiuri, Bracco condivise con il suo maestro un approccio rigoroso ma partecipe alla cultura e alla formazione.
Nella premessa al volume, il professore Emilio Giordano scrive: «A voler evocare una immagine letteraria che anche lui (Bracco) di sicuro avrebbe apprezzato, potrei dire che mi sembra proprio una madeleine, questo libro, perché – come, nella parte iniziale della Recherche proustiana, soltanto il gusto riassaporato di quel biscotto bagnato nel tè d’improvviso regalava a Marcel il privilegio di veder quasi riapparire accanto a sé, senza più le tante zone d’ombra lasciate dal tempo che passa, tutto intero il paese amato della sua infanzia – anche qui, attraversarne con cura tutte le pagine, quasi nutrendosi delle infinite parole in esse presenti, consente alla fine al lettore paziente di ritrovarsi davanti un profilo umano e culturale en plein air, se così si può dire: pienamente illuminato, cioè, in tutte le sue parti, nei suoi risvolti piccoli e grandi, che fa giustizia delle tante visioni settoriali fiorite nel tempo, riassorbite ora nel testo come tessere di un più ampio e significativo mosaico».
All’incontro interverranno, insieme all’autore, il professor Emilio Giordano, il condirettore del Quotidiano Nazionale Angelo Raffaele Marmo, il giornalista e scrittore Giovanni Bracco e il dottor Francesco Morrone.
L’iniziativa intende riportare l’attenzione su una figura ancora poco conosciuta dal grande pubblico, ma centrale nella storia culturale del Vallo di Diano e della Campania.