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Padula, la danza accende la Certosa: due serate tra corpi, suoni e visioni contemporanee

Due serate di danza contemporanea nel cuore di uno dei luoghi più suggestivi della Campania: venerdì 1° e sabato 2 agosto 2025, la Certosa di San Lorenzo a Padula ospiterà due spettacoli nell’ambito della rassegna internazionale Mare Nostrum, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione con la direzione artistica di Claudio Malangone.

L’evento, promosso dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania, si propone di trasformare i musei in veri e propri spazi di incontro, capaci di stimolare un dialogo vivo tra passato e presente, grazie a linguaggi artistici contemporanei come la danza. Coinvolti nel progetto anche il Museo Archeologico Nazionale e il Parco Archeologico di Pontecagnano e il Museo Archeologico Nazionale di Eboli, in un’azione corale che attraversa il territorio per costruire ponti tra culture.

Il titolo della rassegna – Mare Nostrum – richiama non solo le acque del Mediterraneo, ma soprattutto la sua storia di contaminazioni, scambi, migrazioni, radici e futuri in divenire. Un mare che ha sempre messo in relazione popoli, culture e linguaggi, proprio come accade nei due appuntamenti in programma a Padula.

La manifestazione è sostenuta dal Ministero della Cultura attraverso il bando nazionale “Sostegno per la valorizzazione delle attività di spettacolo dal vivo negli istituti e luoghi della cultura”, e gode del cofinanziamento del Comune di Padula, del Comune di Pontecagnano Faiano e della Comunità Montana Vallo di Diano.

L’inizio degli spettacoli è previsto alle 20.30, ma la serata si apre già alle 19.00 con l’accesso gratuito al Chiostro grande, dove saranno inaugurate due mostre fotografiche. La prima, Hommage à Roland Petit, curata da ASMED, è un sentito tributo al celebre coreografo francese e alle sue collaborazioni con i grandi teatri italiani. Esposte immagini firmate da nomi di primo piano come Lelli & Masotti, Erio Piccagliani, Andrea Tamoni, Corrado Maria Falsini, Alessio Buccafusca e Luciano Romano.

La seconda mostra, Corpi fluidi, confini liquidi, curata da Gianpiero Scafuri, si muove in una dimensione visiva più intima e concettuale: un dialogo tra il corpo umano e il mare, tra forme danzanti e onde, in un intreccio poetico di gesti e riflessi.

La Certosa resterà eccezionalmente aperta fino alle 22.30 (ultimo ingresso alle 21.45), offrendo così l’occasione di vivere l’arte tra le sue mura cariche di storia.

Venerdì 1° agosto andrà in scena What Do You See, or Not della compagnia Yellowbiz Art Collective, coreografata da Michele Pastorini con costumi di Maria Matarranz de las Heras e musiche originali eseguite dal vivo dal ReVibrant Trio. Uno spettacolo che scava nell’ambiguità della percezione e mette in crisi la presunta oggettività dello sguardo: tre capitoli per raccontare la fragilità del giudizio, il confine sfumato tra vittima e carnefice, l’incertezza dell’identità.

Sabato 2 agosto sarà la volta di Insufficient, firmato da Gjergj Prevazi con la compagnia Albanian Dance Theater Company, e di Four Quartets, nuova creazione di Claudio Malangone per Borderlinedanza. Il primo è una riflessione sul tempo che manca, sulla rincorsa incessante a qualcosa che sembra sempre sfuggire: amore, felicità, lavoro, relazioni. Sei danzatori mettono in scena questa tensione universale tra desiderio e limite. Il secondo è un viaggio immersivo ispirato ai versi di T. S. Eliot, dove la danza si fa meditazione sul tempo, sul silenzio e sulla ricerca di un centro immobile nel divenire.

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