Search

Proporzionale e preferenze, la cura per rivitalizzare la politica – Raffaele Bonanni per Vallo più

Di Raffaele Bonanni *

La politica italiana è attraversata da un fermento nuovo: nascono e si annunciano, con crescente insistenza, iniziative e comitati che ambiscono a scardinare il bipolarismo imperante. È un segnale vitale, ben più energico delle consuete acque stagnanti della rappresentanza tradizionale. Ma ciò che si agita sotto la superficie è la spia evidente di un malessere profondo: il sistema bipolare, fondato su una legge elettorale che contraddice lo spirito della nostra democrazia parlamentare, è in crisi di rappresentanza.

Le attuali coalizioni, costruite a tavolino, racchiudono al loro interno visioni antitetiche, tenute insieme solo dal bottino elettorale che la legge assicura a chi comanda le liste. Così, il Parlamento si riempie di nominati dai vertici di partito e si svuota di legittimità agli occhi degli elettori, sempre più delusi e assenti: oltre la metà ormai diserta le urne, privata del diritto di scegliere i propri rappresentanti.

Un campanello d’allarme che sembra aver colpito anche Giorgia Meloni, la quale – sorprendendo molti – rinuncia al premier eletto direttamente e apre alla possibilità di un ritorno al proporzionale con preferenze, accompagnato da un premio di maggioranza e l’indicazione del premier da parte della coalizione. Un’idea più coerente con l’architettura costituzionale. Ma nel silenzio assordante degli altri partiti, è chiaro: nessuno vuole rinunciare al potere di nomina.

E allora la parola passa ai cittadini. Alcuni di loro hanno depositato in Cassazione un’iniziativa legislativa popolare, come previsto dalla legge del 1970. Una proposta concreta, articolata: proporzionale puro, preferenze dirette, e un sistema di “cancellierato” che garantisca stabilità senza stravolgere l’equilibrio parlamentare. La sfida ora è chiara: i partiti sapranno ascoltare questa richiesta di democrazia reale o continueranno a difendere le loro prerogative, escludendo i cittadini dalla scelta? Ed intanto il Comitato inizia a raccogliere le firme per discutere nelle aule parlamentari del cambiamento.

RAFFAELE BONANNI

Raffaele Bonanni

* Raffaele Bonanni  è un sindacalista e politicoitaliano, dal 2006 segretario generale della CISL, confermato nel 2009 e nel 2013.

Si è dimesso il 24 settembre del 2014.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close