Di Geppino D’Amico
Sarà presentato domani, sabato 5 luglio (ore 18.30) nel suggestivo museo a cielo aperto di Roscigno Vecchia il romanzo di Gaetanina Longobardi “Tuono”, edito da Homo Scrivens. L’evento, organizzato dal Comune di Roscigno con la collaborazione della Pro Loco Roscigno Vecchia APS, offrirà una importante occasione per immergersi in una storia avvincente che getta luce su un mondo spesso sconosciuto: quello dei tombaroli. Il programma prevede il saluto del sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, e l’intervento del presidente della Pro Loco Roscigno Vecchia, Franco Palmieri. Dialoga con l’autrice Lucia Cariello, giornalista e archeologa. Modera il giornalista Vito Sansone. Gaetanina Longobardi, originaria di Angri, si è laureata in Storia Moderna con il Professore Aurelio Musi, costruendo la sua carriera letteraria sul fascino del Medioevo.

Nel 2020 ha pubblicato “Prima di Eroe” (Rossini Editore); nel 2021 “La Fuga di Ionio” (Porto Seguro Editore); nel “Armonia Amalfitana”, romanzo storico ambientato nel IX secolo, e nel 2004 “Ali di farfalla” (Graus Editore). Con “Tuono” la Longobardi ha scelto di esplorare un registro narrativo contemporaneo, senza abbandonare il Medioevo che resta la sua vera casa creativa come dimostra la sua ultima fatica letteraria, “La Certosa Abbandonata – Storia della grangia di Angri”, edito sempre da Homo Scrivens, ambientato nel 1362, di recente pubblicazione. “Tuono”, romanzo rosa-noir ambientato nel Cilento, ma poteva essere ambientato in qualsiasi altra località italiana. Il romanzo è ambientato tra Pompei e Paestum, località intrise di storia che ancora oggi sono in grado di offrire agli appassionati di storia e di archeologia uno straordinario patrimonio culturale. L’Autrice ha scelto il Cilento in quanto allude all’abbondanza dell’Italia, ma è ben presente anche nei ricordi dell’infanzia dell’autrice che trascorreva l’estate sotto la Torre di Velia.

Al centro c’è un’intricata vicenda attorno al mondo dei tombaroli che vede coinvolti Ilde e Carlo, appassionati di questo misterioso mondo che per caso si troveranno coinvolti nel ritrovamento di reperti antichi ma si ritroveranno travolti da un’inaspettata storia d’amore. Durante una passeggiata solitaria, Ilde, guida turistica, incontra Carlo, un cercatore di reperti archeologici che si procura da vivere con quell’attività illegale. La conversazione è interrotta dal sopraggiungere di proiettili in direzione di Carlo, che scappa trascinando la donna con sé. Dopo la fuga, Ilde resta con lui e presenzia all’incontro con la direttrice di un Museo, che accerta l’autenticità dei reperti archeologici portati da Carlo in una fondina di pelle sotto la camicia. Mentre Ilde chiede notizie sui procedimenti usati per smascherare i falsi oggetti antichi sopraggiunge però il tenente Gabriele: quest’ultimo ama definirsi ‘paladino dello Stato’, ma in realtà è un carabiniere infedele e spregiudicato.

Gabriele costringerà Carlo a una terribile trattativa: vuole sei reperti che solo lui può procurargli, e per ottenerli sembra pronto a tutto. Inizia così un’avventura tremenda e affascinante fra ruderi e cunicoli sotterranei, che porterà alla luce oggetti e sentimenti nascosti Il rapporto dei due giovani innamorati con i preziosi reperti rimane, però, un legame indiretto perché dovrà rimanere segreto. Il fatto che nessuno verrà a conoscenza del merito di aver scoperto meraviglie come il carro nuziale d’argento o un cratere meraviglioso come il calice di Eufronio contraddice ogni fonte evidente di potere. La stessa Ilde, attratta da quell’uomo, ben presto si rende conto che la ricerca di antichi oggetti preziosi è per loro anche occasione di scavo interiore, tra pulsioni sensuali e bisogno d’amore più profondo.