Una serata d’arte e di emozioni autentiche ha illuminato il cielo di Paestum lunedì 30 giugno. Nella cornice elegante dell’Hotel Ariston è andata in scena l’anteprima dello Svit’Art Festival, la rassegna che unisce teatro, musica, danza e impegno civile, lanciando un messaggio chiaro: la cultura può – e deve – farsi strumento di cambiamento sociale.

Con la raffinata conduzione di Benedetta Gambale, il pubblico ha assistito a una vera esplosione di creatività grazie alla Compagnia Teatrale La Pazza Idea, che ha portato in scena lo spettacolo “Scusate se faccio tante storie”, scritto e diretto da Luca Landi. Un viaggio teatrale originale e travolgente, che ha attraversato i secoli evocando figure emblematiche come Giovanna d’Arco, Cristoforo Colombo e Giuseppe Garibaldi, reinterpretate con ironia e profondità in un linguaggio che fonde il varietà napoletano con la danza contemporanea. A impreziosire il palco, le coreografie intense del corpo di ballo Attori per Caso.

Ad aprire le danze, in senso letterale e figurato, è stata la musica di Nubivago, giovane talento cilentano che, con le sue melodie avvolgenti, ha saputo trasportare il pubblico in una dimensione di intima serenità. “Compongo per il mio Cilento – ha detto – ma anche per portare pace nel mondo”. E quel messaggio di pace si è sentito, forte e vibrante, in ogni nota.

Tra i momenti più toccanti della serata, il saluto dell’ingegnere Luigi Bisaccia, CEO del Centro Servizi Ingegneria e neo presidente del Rotary Club di Battipaglia, che ha rinnovato il proprio impegno a sostegno delle persone più fragili, rafforzando la collaborazione con la cooperativa sociale Voloalto, promotrice dell’evento.
A dare profondità al senso del teatro come strumento di crescita e umanità è stato proprio Luca Landi, regista dello spettacolo, che ha condiviso la sua esperienza con il teatro patologico, definendolo un luogo di scoperta reciproca: “Lavorare con persone speciali significa entrare in contatto con mondi autentici, profondi, spesso inesplorati. Ho ricevuto più di quanto abbia dato. Mi hanno insegnato la sincerità assoluta, l’umanità vera. Quella che troppo spesso dimentichiamo. E che loro, che chiamiamo ‘diversi’, sanno vivere ogni giorno.”
A chiudere la serata, le parole cariche di emozione di Maria Carmela Morra, presidente di Voloalto, che ha ricordato le origini del progetto: “È un viaggio cominciato oltre vent’anni fa. Abbiamo fatto qualcosa di rivoluzionario per il nostro territorio: usare il teatro per l’inclusione. La creatività è stata la nostra bussola, la bellezza il nostro orizzonte. Lo Svit’Art Festival nasce per informare, prevenire e sensibilizzare. Ma soprattutto per costruire, da qui e ora, una società più felice”.
Poi, rivolgendosi ai ragazzi sul palco e alle volontarie che li hanno accompagnati, ha concluso con una citazione che ha commosso la platea: “Come scrive Nietzsche, ‘bisogna avere il caos dentro di sé per generare una stella danzante’. Stasera, su questo palco, abbiamo visto una costellazione intera brillare di luce propria.”
L’iniziativa, promossa dalla Cooperativa Sociale Voloalto di Battipaglia in collaborazione con la testata Il Sole & le Nuvole, ha avuto il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Battipaglia, ASL Salerno, Confindustria Salerno e il contributo della Camera di Commercio di Salerno.
Un’anteprima potente, che ha lasciato un segno. E che ha dimostrato che l’arte, quando incontra l’anima, può diventare davvero una forza rivoluzionaria.Chiedi a ChatGPT