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Il Liceo “Leto” di Teggiano diventa una “Scuola Virtuosa” per la sicurezza digitale dei minori

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di Elia Rinaldi

Le insidie del web si fanno ogni giorno più sofisticate, e con esse cresce la necessità di strumenti efficaci per proteggere i più giovani. È in questa direzione che si è mosso il Polo Liceale “Pomponio Leto” di Teggiano, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di “Scuola Virtuosa”, grazie all’adozione del documento ufficiale di ePolicy per la tutela dei minori online.

Un risultato importante, frutto di un percorso formativo rigoroso e approfondito portato avanti attraverso la piattaforma del progetto Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Digital Europe.

Il progetto rientra nella più ampia rete europea per un internet migliore, Better Internet for Kids, coordinata da European Schoolnet con la collaborazione di INSAFE e INHOPE, i due network europei rispettivamente dedicati ai centri di sicurezza e alle hotlines per la segnalazione dei contenuti illeciti online.

Il percorso del “Leto” si è sviluppato in coerenza con le linee guida ministeriali, sotto la regia del Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il supporto di importanti realtà italiane attive sul fronte della sicurezza digitale.

“Il conseguimento dell’attestato – ha dichiarato la Dirigente scolastica, Maria D’Alessioè l’ultimo anello di una complessa catena di aggiornamenti on line che sono stati effettuati a partire da ottobre 2024, nella prospettiva di adeguare il “Leto” alle direttive scolastiche volta a mettere in campo – giorno dopo giorno – pratiche di un uso responsabile, consapevole e controllato delle nuove tecnologie informatiche, sia nel contesto scolastico che all’esterno. La sfida che i giovani – ed i minori in primis – stanno già affrontando, richiede da parte della scuola, delle famiglie e degli adulti una presa di coscienza responsabile, l’unica davvero idonea a fare della tecnologia il motore dello sviluppo ma con l’attenzione sempre viva alla natura umana quale artefice e non schiava delle macchine”.

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