Di Giuseppe Geppino D’Amico

“E ti porto a Zanzibar”. Questo il titolo dell’incontro che il Rotary Club Roccadaspide-Valle del Calore ha organizzato in un noto locale di Altavilla Silentina. Nel corso della cena solidale, alla quale hanno partecipato soci Rotary e ospiti, è stata raccolta la cospicua cifra di 3.500 euro, che saranno la base iniziale per realizzare una piccola sala odontoiatrica per i bambini disabili della Donnino’s Family School di Zanzibar. Inoltre, un socio del Club ha già annunciato che farà dono all’ambulatorio di una sedia odontoiatrica. A Zanzibar il Club di Roccadaspide sta portando avanti una vera e propria missione umanitaria. Lo scorso anno, tappa della prima missione fu uno dei tanti orfanotrofi del Paese, dove si prestarono visite mediche e odontoiatriche, proseguendo poi verso i villaggi più poveri per consegnare viveri di prima necessità, dolciumi, vestiario, scarpe e giocattoli.
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Quest’anno il presidente del Club, Pino Guadagno (medico chirurgo), con il collega odontoiatra Gianfranco Lanza, con la farmacista Maria Concetta Lombardi, con Maria Grazia Petraglia e Antonio Giordano — tutti componenti del Rotary Club Roccadaspide-Valle del Calore — hanno visitato a Zanzibar un’Associazione umanitaria fondata da un altro italiano: il “missionario laico” Marco Pugliese conosciuto nel corso di una serata di beneficenza nel Golfo di Policastro.
A Zanzibar, Marco Pugliese ha dato vita a un progetto che ha consentito di avviare il programma Zanzibar Help, con la realizzazione della Donnino’s Family School, la prima scuola professionale privata per bambini diversamente abili. La scuola ospita 91 ragazzi ed è gestita da Marco Pugliese coadiuvato da sua moglie Fauzia, una giovane donna del posto. Il team medico partito da Roccadaspide ha effettuato visite mediche e consegnato materiale didattico e cancelleria, il tutto donato dai bambini, dai genitori e dalle insegnanti dell’Istituto Omnicomprensivo di Roccadaspide. Grazie al progetto del Rotary Club Roccadaspide-Valle del Calore “Un paio di occhiali per Zanzibar”, sono stati donati alla scuola e lasciati a disposizione di chi ne avrà bisogno oltre 250 paia di occhiali, nuovi e seminuovi rigenerati. In loco sono stati acquistati sacchi di riso, sapone, materiale didattico e altri generi di prima necessità.
“È stata una prima importante esperienza esplorativa” — ha affermato Pino Guadagno, prima della cena — “e in considerazione delle problematiche riscontrate tra i piccoli ho chiesto al gruppo di tornare nei prossimi mesi con uno staff di medici allargato: un ginecologo, un internista, un cardiologo e, possibilmente, un ecografista.”

Alla cena solidale erano presenti, oltre ai soci del Club, gli assistenti del Governatore Giuseppe Ametrano e Giovanni Del Priore, il past Governor distrettuale Marcello Fasano, il sindaco di Altavilla Silentina Francesco Cembalo, e il vice sindaco di Albanella Pasquale Mirarchi. Presente anche il responsabile della missione, Marco Pugliese, un ex operatore turistico trinese, che si è trasferito in Tanzania dopo la morte della moglie. A Zanzibar ha aperto una missione che offre cure di vario genere a cento bambini alle prese con diverse problematiche. Presente anche Fauzia, sua principale collaboratrice.
Nel corso del suo intervento, aiutato da alcune immagini, Marco Pugliese ha parlato del progetto illustrando le opere realizzate nel corso degli anni e gli interventi in itinere per aiutare i bambini in difficoltà: “La situazione non è semplice: basti pensare che l’aspettativa di vita è di 50 anni e non c’è assistenza sanitaria, per cui può curarsi solo chi ha i soldi. C’è poi il problema del nutrimento; siamo partiti con una colletta alimentare. Abbiamo acquistato del terreno introducendo la coltivazione del pomodoro San Marzano, molto apprezzato dai ristoratori che ne fanno continua richiesta. Per quanto riguarda i bambini, offriamo loro cure mediche e scuola. Abbiamo iniziato con tre bambini; oggi sono cento e contiamo di poterne aiutare altri 50 quanto prima”. A conclusione del suo intervento, Marco Pugliese ha ringraziato il Rotary per la collaborazione prestata: “Abbiamo bisogno di voi”, e i partecipanti alla cena solidale per il contributo offerto. Al termine della serata, il noto artista Alfonso Mangone ha fatto dono a Marco Pugliese di un quadro che lo ritrae con in braccio un bambino tanzaniano.
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Zanzibar è una regione semi-autonoma della Tanzania, geograficamente corrispondente all’arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e da numerose isole minori. Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora chiamata Tanganica) si unirono nel 1964, poco dopo la rivoluzione di Zanzibar. In precedenza, Zanzibar era un soggetto politico distinto: prima un sultanato, poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale.
A causa dell’influenza congiunta araba, persiana e bantu, e dell’attività commerciale che lo ha legato al mondo islamico, indiano e cinese, Zanzibar è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e che tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale.
Per quanto riguarda la situazione economica, l’arcipelago è da secoli un importante produttore ed esportatore di spezie, con un primato mondiale nella produzione di chiodi di garofano. Tuttavia, dagli anni Settanta, il crollo dei prezzi dovuto alla globalizzazione e una cattiva gestione interna hanno portato Zanzibar a essere quasi tagliata fuori da questo mercato, oggi dominato dall’Indonesia. Nonostante ciò, la produzione di chiodi di garofano, assieme a quella di rafia, rimane una delle voci più importanti dell’economia locale.