Di Giuseppe Geppino D’Amico
Il Rotary Club Napoli celebra i primi cento anni di attività con una serie di iniziative che sono state illustrate ai soci dal presidente del Centenario, il PDG Massimo Franco, nel corso di una conviviale alla presenza del Governatore in carica, Antonio Brando, del Governatore Eletto, Angelo Di Rienzo, del Governatore Nominato, Giuseppe Nardini, e del Past Governor Giancarlo Calise. Nell’occasione il presidente Franco ha illustrato il “Manifesto del Centenario” che comprende dieci punti programmatici: “Nel celebrare i cento anni di servizio alla Comunità e di promozione dei più alti valori etici ed umanitari, il Rotary Club Napoli fondato l’11 dicembre 1924 si pone con orgoglio come un riferimento di solidarietà e innovazione. Questo “Manifesto del Centenario” rappresenta la sintesi della nostra storia e del nostro impegno, rinnovato e ampliato per affrontare le sfide del futuro con determinazione e visione.

Attraverso dieci principi fondamentali vogliano riaffermare il ruolo del Rotary come forza motrice per il cambiamento positivo, radicato nei valori della leadership etica, dell’inclusione, della sostenibilità e della costruzione di ponti tra culture e popoli diversi. Il “Manifesto” non è solo una celebrazione del nostro passato, ma un impegno concreto per il futuro, una guida che orienterà le nostre azioni nei prossimi anni”.
Gruppo fondatori Club Gruppo attuale
Tra le iniziative previste il presidente Franco ha evidenziato, oltre a quelle di carattere sociale e culturale che sono nel Dna del Rotary International, la pubblicazione di un volume celebrativo: “Cento anni con tanti eventi, una guerra, un periodo di sospensione dell’attività, una pandemia, ma un tempo anche ricco di tanti e importanti progetti ed iniziative, che saranno presentati alla Città in una mostra “Cento anni di Rotary per Napoli” che sarà inaugurata il 28 gennaio 2025 alle ore 19:00 in un luogo simbolo della Città il Palazzo Reale in piazza del Plebiscito”. Per la storica ricorrenza è stato ristampato il primo bollettino del Club. La prima riunione conviviale formale con la cerimonia inaugurale ebbe luogo l’11 dicembre 1924, presso il Bertolini Palace Hotel in Corso Vittorio Emanuele. Presenti all’incontro, oltre ai soci fondatori e alle massime autorità cittadine, il Commissario del Rotary International per l’Europa, Fred Warren Teele; Henry II Chase; l’Ing. Leo Giulio Culleton, rappresentante del Rotary Italiano; il Comm. Ing. Marcello De Jongh; il Gr. Uff. Avv. Ludovico Sileuzi; il Gr. Uff. Augusto Iaccarino del Rotary Club di Roma e l’Ing. Emilio Lulin del Rotary Club di Milano. Riportiamo di seguito una stralcio dell’intervento del primo presidente del Club, il Comm. Francesco Bertolini, proprietario dell’omonimo hotel in cui si tenne l’assemblea: ”Sono felice ed orgoglioso dell’alto onore concessomi di presiedere questo importante consesso. Saluto e ringrazio a nome dei rotariani di Napoli il sig. Teele, qui venuto a inaugurare il nostro Rotary Club”. …… “Ringrazio poi tutti i nostri soci, che con sincera cordialità hanno accettato di far parte di questo Club, che dovrà col tempo diventare il centro propulsore dei Rotary Clubs del Mezzogiorno d’Italia…Gli sforzi del Rotary tendono al benessere dell’umanità in genere, della propria nazione e della propria città, in particolare, pur rimanendo esso sempre perfettamente apolitico e areligioso. Il Rotary si propone il miglioramento dell’individuo, perché sia in grado di dedicarsi con maggiore fede al bene degli altri…Il Rotary deve essere il centro propulsore di tutto ciò che può produrre benessere all’umanità”.

Nel corso della storica assemblea ad affiancare il presidente Bertolini furono nominati il Segretario Pietro Lerario ed il vicepresidente Giorgio Ascarelli (Ascarelli ha legato il suo nome alla storia del calcio per essere stato nel 1926 fondatore e presidente del Napoli e per avere costruito a proprie spese lo stadio che fino a poco tempo dopo la sua morte, avvenuta nel 1930, portò il suo nome; fu poi modificato in “Stadio Vesuvio” per volontà di Mussolini). La Carta d’ammissione al Rotary International fu ricevuta dal Club Napoli il 6 gennaio del 1925. Fin da subito il Club si prodigò per attuare importanti iniziative. La prima fu d’istituire una commissione per lo studio e la realizzazione di progetti per migliorare le condizioni igieniche della città. La seconda fu di divenire il punto di discussione e di proposta per la costruzione dell’autostrada Napoli-Pompei-Salerno. In una seduta memoranda per il Rotary di Napoli il 21 maggio 1925 fu decisa la costruzione dell’autostrada Napoli–Salerno e fu avviata alla concreta realizzazione con la costituzione della “Società per le Autostrade Meridionali”, con il capitale iniziale di lire 500.000=, sottoscritto in un solo giorno quasi esclusivamente da rotariani, che non superavano allora il numero di venti, e per i quali la riuscita era un’incognita. Ancora un importante impegno dei soci del Club fu offerto per l’istituzione della “Società Napoletana dei Concerti Orchestrali”, la costituzione del San Carlo in Ente Autonomo, la sistemazione della Stazione Zoologica. Il Rotary nel Mezzogiorno d’Italia ospitò per lungo tempo solo i Club di Napoli e Palermo, ai quali si aggiunsero, sul finire degli anni Venti, il club di Messina (1928) e, nel decennio successivo, Catania (1930) e Bari (1933).

Nel novembre 1938 il Regime fascista invita i Club Rotariani operanti in Italia, a sospendere la loro attività e il Consiglio Nazionale del Rotary Italiano, con voto unanime, delibera lo scioglimento di tutti Club rotariani alla data del 31 dicembre. Solo dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel luglio del 1943 si possono riprendere le attività rotariane. Il risorto Club di Napoli tornò a riunirsi l’8 luglio 1944, nel salone posto a disposizione dalla Banca Commerciale Italiana nella sua sede principale di via Toledo. Nel corso degli anni, il Rotary Club Napoli ha svolto un ruolo importante nella vita sociale ed economica della città, promuovendo iniziative di solidarietà e sviluppo locale. Il Club ha organizzato numerose attività culturali, educative e sociali, tra cui conferenze, mostre, scambi culturali, progetti di riqualificazione urbana ed aiuti umanitari locali, nazionali ed internazionali e ha continuato a svilupparsi e a svolgere attività di servizio, anche mediante il sostegno di progetti internazionali. Tra le iniziative più importanti realizzate in questo periodo spiccano il risanamento del patrimonio artistico della città, un ciclo di conversazioni in cui fu impostata la “Legge speciale per Napoli”, la promozione dell’insediamento turistico di Monte Faito, operazione alla quale parteciparono molti rotariani e lo sviluppo del Rotary a Napoli con la costituzione nel 1968 di due nuovi Club in città. Grazie al contributo del Rotary Club Napoli prendono vita i Club di Palermo (1924) e Bari (1935). Nel 1949 nasce anche il primo Club nella città di Salerno. Nel 1955 il Distretto 87 fu diviso in 4 Distretti, territorialmente più piccoli, fra cui quello dell’Italia Meridionale (la cui denominazione è stata nel tempo 93 e 190). Nel 1977 il Distretto 190 fu diviso in due: le regioni del Mezzogiorno continentale (Campania, Basilicata, Calabria e Puglia) compongono il Distretto 210, mentre la Sicilia diviene il Distretto 211. Una successiva divisione amministrativa avviene nel 1992 in seno al Distretto 210: Campania, Calabria e Territorio di Lauria vanno a formare il Distretto 2100, mentre Puglia e Basilicata formano il Distretto 2120. Il 1° luglio 2021 il Distretto 2100 viene ulteriormente suddiviso in Distretto 2101 (Campania) e 2102 (Calabria) mentre il club di Lauria passa al Distretto 2120 (Puglia e Basilicata). Del Distretto 2101 fanno parte 74 Club Rotary per circa 2700 soci e 52 Club Rotaract per 852 giovani soci. A questi vanno aggiunti i Club Interact dai 14 ai 18 anni di età.