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Con-Tatto – Politica, il punto (VIDEO): dopo l’estate “calda” del Vallo di Diano, l’autunno della Campania sarà “rovente”?

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Se nel Vallo di Diano l’estate politica è stata particolarmente calda soprattutto per quanto riguarda l’elezione del presidente della Comunità Montana, è facile prevedere che, a livello regionale, il clima politico autunnale sarà addirittura rovente nel PD e forse anche nel Centrodestra, chiamati a scegliere il proprio candidato che dovrà correre per la presidenza della Regione. Nel PD fa discutere la decisione dei vertici nazionali intenzionati a negare a Vincenzo De Luca la candidatura per il terzo mandato; nel Centrodestra continuano le scaramucce tra Forza Italia e Fratelli d’Italia in quanto entrambi i partiti vogliono imporre alla coalizione un proprio esponente. Senza dimenticare le polemiche sull’Autonomia differenziata.

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Nel giugno scorsogli elettori e le elettrici di quattro comuni del Vallo di Diano (Sala Consilina, Casalbuono, San Rufo e San Pietro al Tanagro) si sono recati alle urne per il rinnovo dei parlamentini municipali. Come è noto, i pronostici della vigilia sono stati ampiamente rispettati. A Sala Consilina ha vinto Domenico Cartolano; a Casalbuono c’era una sola lista per cui Attilio Romano ha dovuto battere soltanto il quorum; stessa situazione a San Pietro al Tanagro dove è tornato in sella dopo circa venti anni Enrico Zambrotti. Nessuna sorpresa anche a San Rufo dove si è confermato Michele Marmo.

Al vertice della Comunità Montana si è insediato il sindaco PD di Sanza, Vittorio Esposito, forte del sostegno di tutti i sindaci del territorio ad esclusione del sindaco di Sala Consilina, Domenico Cartolano, che ha puntato i piedi perché, a suo giudizio, Sala Consilina non avrebbe avuto alcun rappresentante né alla Comunità Montana né in seno al Consorzio Sociale dove recentemente è stato eletto il sindaco di Teggiano Michele Di Candia. Per dovere di cronaca va precisato che, a differenza di Esposito, Di Candia ha avuto anche il voto della rappresentante del Consiglio Comunale di Sala Consilina, Rosa Mega, ma non quello dei comuni di Caggiano, Salvitelle e Auletta che non si sentono rappresentati dal sindaco di Pertosa, eletto consigliere.

Dopo le dure polemiche estive si va verso il disgelo tra Cartolano e gli altri sindaci? È presto per dirlo ma la decisione di Cartolano di far votare per l’elezione di Michele Di Candia lascia ben sperare.

Sempre in casa PD continua a tenere banco la polemica, durissima, tra il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che combatte la sua battaglia su due fronti: contro la legge sull’Autonomia differenziata e contro la segretaria nazionale del PD. In merito all’Autonomia differenziata Vincenzo De Luca nel corso di una conferenza stampa ha annunciato un disegno di legge della Regione Campania basato su diversi punti: Primo: il riparto del fondo sanitario deve assegnare uguali risorse per ogni cittadino italiano dal Piemonte alla Sicilia. Secondo: occorre garantire, su tutto il territorio nazionale, la stessa dotazione di personale ogni mille abitanti. Terzo: È fatto divieto di stipulare contratti regionali per il personale della sanità pubblica e della scuola pubblica. Quarto: attribuzione di nuove funzioni solo dopo che i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) siano stati non solo “determinati”, ma anche finanziati. Quinto: per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni non possono essere utilizzati criteri che differenzino i territori sulla base di parametri legati al costo della vita o alle specifiche condizioni economiche e sociali. Per De Luca l’accoglimento di questi emendamenti alla legge Calderoli consentirebbe di scongiurare gli effetti divisivi del referendum.

Non meno dura la polemica che vede impegnato il Governatore sul fronte interno e, in particolare, nei confronti della segretaria nazionale del PD, Elly Schlein, del commissario regionale Antonio Misiani e dei parlamentari Sandro Ruotolo e Marco Sarracino, determinati ad impedire a De Luca di correre per il terzo mandato. La polemica si trascina da tempo con De Luca che continua a sostenere la tesi che a scegliere il candidato alla presidenza della regione debbano essere i territori e non personaggi che, a suo dire, siedono in Parlamento senza avere alcun voto. L’ultimo botta e risposta, stavolta in punta di fioretto, risale a due giorni fa. Ne riportiamo le batture finali: alla leader del PD che ha dichiarato che “tutti sono utili, nessuno è eterno” il governatore della Campania, dopo aver confermato la decisione di candidarsi a prescindere dall’appoggio del PD, ha risposto serafico: “Direbbe che Aldo Moro non era indispensabile?”.

Sull’argomento è intervenuto l’ex parlamentare di Articolo Uno, Federico Conte, vicino alle posizioni del PD, nel corso di un convegno a Napoli sul tema “Il Sud in Europa”. Conte invita “a superare personalismi e populismi: l’Autonomia differenziata, che è inaccettabile, qui in Campania, è già da tempo una forma di politica differenziata, populista e personale, da superare. Bisogna costruire, per la Regione, una proposta unitaria, nel rispetto del passato ma proiettata al futuro per fare del Partito democratico e delle Istituzioni, luoghi di proposta ‘di contenuti’, coniugando il locale con il global. Questi incontri -ha proseguito Conte- devono essere, pur in un ampio contesto generale, l’occasione per avviare una riflessione puntuale sul ruolo programmatorio della Regione e sullo stato del Partito democratico: due ferite aperte sulle quali continua, ormai non più giustificata, la polemica sul cosiddetto terzo mandato. Le novità portate nel partito da Elly Schlein hanno creato le condizioni per assorbire il dissenso a sinistra, come per Articolo Uno, e per avviare in tutte le regioni una fase nuova. Solo in Campania ci sono difficoltà, per ragioni vecchie e nuove, che vanno capite e superate”.

Anche nel campo opposto, nel Centro Destra, la discussione riguarda il candidato che dovrà opporsi a De Luca o a chi per esso. Forza Italia spinge per la candidatura dell’Europarlamentare Fulvio Martusciello mentre Fratelli d’Italia rivendica la candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Le occasioni per future polemiche non mancano.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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