Di Giuseppe Geppino D’Amico

Sono oltre 60-70 milioni gli Italiani, o figli e nipoti di Italiani, sparsi nel mondo. Questo significa che vi è un’altra Italia che vive oltre i confini nazionali. L’emigrazione oltreoceano è un fenomeno che negli ultimi due secoli non ha risparmiato la nostra provincia e ormai fa parte della nostra storia. Si partiva per lasciare il lavoro dei campi (durissimo e per niente remunerativo), per andare alla ricerca di condizioni di vita migliori, per sottrarsi alla fame, alla miseria, alle prepotenze che si era costretti a subire. Non mancavano, però, coloro i quali partivano per spirito di avventura, magari per sottrarsi alle guerre oppure per sfuggire alla giustizia. Non per tutti il sogno americano è stato felice; per molti è stato un autentico calvario. La storia che raccontiamo oggi inizia negli Stati Uniti per approdare in Italia e, in particolare nel Cilento. Riguarda la celeberrima pop star Taylor Swift che nei due concerti tenuti sabato e domenica nello stadio di San Siro (entrambi sold out) ha letteralmente incantato i fans, ventimila dei quali provenienti addirittura dagli Stati Uniti. Perché Taylor Swift non è soltanto un fenomeno musicale ma è anche un importante fattore che produce economia.


Da quando a marzo dello scorso anno è iniziato il suo ultimo tour, l’Eras Tour, con oltre 150 date in tutto il mondo, e due anche a Milano sabato e domenica, gli esperti hanno coniato un neologismo e parlano di swiftonomics, una crasi tra il cognome della cantante ed economics che sta ad indicare l’economia che gira intorno alla cantante e ai suoi concerti.

È opinione diffusa che i suoi concerti influenzino positivamente l’economia delle città in cui si svolgono e in cui arrivano centinaia di migliaia di swiftie (così vengono chiamate le fan della cantante) che hanno bisogno di spostarsi, mangiare e avere un alloggio.

Sono stati calcolati negli Stati Uniti e non solo, eccezionali introiti per ristoranti e alberghi, aumenti del numero di biglietti dei mezzi pubblici, treni o aerei per raggiungere il luogo del concerto, oltre che effetti positivi sull’indotto intorno all’organizzazione dell’evento, tra sicurezza e maestranze. Le sue origini italiane la portano nel Cilento dove la cantante vorrebbe recarsi per conoscere la terra del suo trisavolo che partì come tanti nella seconda metà dell’Ottocento per cercare fortuna in America.
A scoprire le origini cilentane di Taylor Swift è stato Giuseppe Galzerano, giornalista, scrittore e titolare della omonima casa editrice che ha pubblicato numerosi volumi dedicati proprio all’emigrazione oltreoceano. Le sue origini cilentane emergono anche dal libro Philadelphia’s King of little Italy che, scritto da Charles Douglas, giudice della Corte Suprema del New Hampshire, è stato presentato nell’agosto del 2023 anche a Castelnuovo Cilento, presente l’Autore. Nel volume, viene ricostruita la storia della famiglia della star grazie alla collaborazione di Giuseppe Galzerano che ha setacciato gli archivi di Castelnuovo. Lo stesso Galzerano durante un recente viaggio negli Stati Uniti ha incontrato in Pennsylvania i numerosi parenti tra i quali anche gli zii della cantante.
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La storia inizia con Carmine Carlo Antonio Baldi, nato a Castelnuovo Cilento il 2 dicembre 1862, da Vito e Rosa Galzerano; nel 1877 emigra a Philadelphia insieme al padre quarantunenne ed al fratello Virgilio, di dieci anni. Aprono un negozio di frutta e, due anni dopo, li raggiunge il fratello Fioravante. Messo da parte un bel gruzzolo, nel 1880 rientrano a Castelnuovo. Gli affari, però, vanno male per cui dopo sei mesi ripartono per Philadelphia dove riprendono l’attività precedente. Nel 1883, Carmine Carlo Antonio è assunto come interprete da Thomas Karense, impegnato nella costruzione della ferrovia americana. Richiama i fratelli in America e insieme aprono prima una cava di pietre e poi un negozio per la vendita del carbone.

Nel 1885, dopo appena due anni, Carmine ha un’eccellente posizione finanziaria e gode della simpatia degli americani. Sposa la venticinquenne Luisa Eurindine Sorbenheimer, sorella di un famoso avvocato del foro di Philadelphia. La coppia ritorna a Castelnuovo, dove il 14 febbraio 1886 nasce il primo figlio, Alfonso Luigi. Rientrati a Philadelphia avranno altri sette figli, che occuperanno posti importanti nella società americana: uno sarà eletto deputato. Con la loro attività danno lavoro a tantissime persone e con la loro generosità contribuiscono a costruire ospedali, scuole, fontane e monumenti. Nel 1903 nasce la Banca Baldi e tre anni dopo il quotidiano in lingua italiana, L’Opinione del quale Carmine è proprietario e direttore. Il giornale, che richiama nel nome la testata di Cavour del 1847, ottiene notevole successo nella comunità italo-americana e non solo.

Nel 1929, in occasione dell’eruzione del Vesuvio il giornale apre una sottoscrizione raccogliendo quasi cinquemila dollari mandati alla Croce Rossa. Una delegazione del quotidiano è ricevuta dal presidente Roosevelt per scongiurare la minacciata chiusura dell’emigrazione italiana. Ha una vasta e capillare rete di corrispondenti-viaggianti negli Stati Uniti e in Italia. Promuove una campagna-stampa a favore di Anna Valentini, una lucana condannata a morte per aver ucciso Rosa Salza, amante del marito, e riesce a sottrarla alla pena di morte. Nel 1906 Carmine Carlo Antonio diventa presidente della Federazione Italiana di Philadelphia e di altre associazioni di mutuo soccorso, alcune delle quali si richiamano al Cilento, come la Società di Santa Maria delle Grazie di Acquavella e la Società Santa Barbara. All’epoca i fratelli Baldi dispongono di un capitale di 350 mila dollari, pari a un milione e 750 mila lire e le loro attività sono tra le più accreditate in America.

Quando il figlio Alfonso Luigi durante un viaggio in Italia si reca anche a Castelnuovo porta nella valigia una vecchia foto dei nonni, eseguita dal fotografo Bertolani di Salerno-Eboli, per conoscerli. Il 27 maggio 1922 a Castelnuovo Cilento muore a 84 anni la madre, Rosa Galzerano. Nella primavera del 1923 Carmine Carlo Antonio, che negli Stati Uniti ha accompagnato il presidente del Consiglio Francesco Saverio Nitti, Guglielmo Marconi ed altri personaggi in visita negli USA, è per tre mesi a Roma per partecipare al congresso internazionale del commercio. La rivista «Columbus» di New York del giugno 1923, diretta da Vincenzo Campora -che tra i suoi collaboratori ha Benedetto Croce, Trilussa e altri- segue il viaggio e riferisce che i numerosi impegni “non gli hanno impedito di visitare la sua casa nativa e di deporre novelli fiori sulla tomba dei suoi genitori”.

Carmine Carlo Antonio, insieme al figlio Joe, viene ricevuto in Vaticano e dalla regina Margherita, che lo intrattiene in un lungo colloquio; quindi incontra Benito Mussolini e alcuni ministri. Il figlio Joe -informa la rivista- rimarrà a Siena per perfezionarsi nello studio dell’italiano. Carmine Carlo Antonio muore a Philadelphia il 28 dicembre 1930 a 68 anni. Tra i 7 figli di Carmine Baldi figura anche Rosa Baldi, chiamata così in onore della nonna. Nata nel 1920, sposa in seconde nozze il tenente colonnello americano Archie Dean Swift. Dal loro matrimonio nascono tre figli: Archie III, Douglas e Scott. Proprio quest’ultimo, Scott Swift, è il padre di Taylor Swift. E proprio i racconti di nonno Archie relativi alle vicende della Seconda Guerra mondiale hanno ispirato alla cantante la canzone Epiphany, che compare nell’album Folklore del 2020.
“Oggi -afferma sconsolato Giuseppe Galzerano- i Baldi, dimenticati e sconosciuti, non sono più presenti a Castelnuovo. Nel piccolo cimitero del paese sopravvive la tomba di Vito Baldi, costruita nel 1888. La casa, situata nella via principale del paese ha altri proprietari. Purtroppo, né una via né un edificio ricorda un illustre concittadino che è stato un autorevole e importante referente del partito repubblicano americano”.