Di Geppino D’Amico
Per il neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico, e per i 50 consiglieri regionale eletti nel novembre scorso la campanella della prima adunata suonerà alle ore 11:00 di lunedì 29 dicembre. La maggioranza del Campo largo che ha sostenuto Fico in campagna elettorale dispone di 32 consiglieri; 17 quelli della coalizione di centrodestra guidata da Cirielli. All’ordine del giorno della seduta, convocata dal consigliere più anziano di età, Fernando Errico, la presa d’atto della proclamazione degli eletti, l’elezione del Presidente del Consiglio regionale, l’elezione dei componenti dell’Ufficio di Presidenza, l’esposizione del programma da parte del Presidente della Giunta e la relativa discussione.

La seduta consiliare sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube del Consiglio Regionale della Campania. Questa la geografia del nuovo consiglio: 10 seggi al Pd; 5 al Movimento Cinque Stelle; 4 alla lista A testa alta di riferimento del governatore uscente Vincenzo De Luca; 3 per Avanti Campania Psi; 3 a Casa Riformista; 3 alla lista Roberto Fico presidente; 2 ad Alleanza verdi e sinistra; 2 a Mastella Noi di Centro-Noi Sud. Sul fronte opposto, invece, 6 seggi vanno a Fratelli d’Italia, 6 a Forza Italia, 3 alla Lega, 2 alla lista Cirielli Presidente. Tanti sono i volti nuovi: le elezioni di fine novembre, infatti, hanno frenato la riconferma di ben 27 consiglieri regionali uscenti. Ci sarà anche Edmondo Cirielli, che però in tempi brevi dovrà decidere se rimanere in Regione come consigliere oppure tornare a Roma in quanto Vice Ministro per gli Affari Esteri, cosa che sembra quasi certa. Non a caso è già sul piede di guerra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, nominato nei giorni scorsi capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio. Piuttosto esigua appare la rappresentanza femminile: le donne solo otto, tutte elette nella circoscrizione di Napoli, per cui sono completamente prive di rappresentanza di genere le altre quattro province. Queste le otto donne elette: Loredana Raia, Bruna Fiola e Francesca Amirante per il Pd; Elena Vignati, per il Movimento 5 Stelle; l’ex assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, eletta nella lista ‘A testa alta’; Ira Fele per Fratelli d’Italia; Susy Panico per Forza Italia; Michela Rostan per la Lega.

Nessuna donna eletta nella nostra circoscrizione a meno che non si voglia considerare salernitana, anzi Valdianese, la leghista Michela Rostan: è nata a Polla (la madre è di Teggiano) vive a Melito (in provincia di Napoli), è iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova. Nonostante la giovane età, a meno di smentite, Michela Rostan vanterebbe il record dei cambi di casacca che, dicono le cronache, sarebbero ben sette: alle elezioni politiche del 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico nella XVII legislatura nella circoscrizione Campania; nel 2017 lascia il Pd per aderire ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressistadi Pier Luigi Bersani, Massimo D’Alema e Roberto Speranza; nel 2018 viene rieletta alle elezioni politiche tra le liste di Liberi e Uguali e nello stesso anno diventa vicepresidente della XII commissione Affari Sociali; nel 2020 passa adItalia Viva e l’anno dopo vota la fiducia al Governo Conte II e aderisce al Gruppo Misto; nel 2022 passa a Forza Italia per poi approdare, infine, alla Lega, entrando a far parte del consiglio regionale della Campania. In attesa della prima seduta consigliere il presidente Fico continua a lavorare alla composizione della giunta.

Se l’accordo sembra esserci sul numero degli assessori da assegnare ai singoli partici che lo hanno sostenuto (tutti avranno almeno un assessore, ovviamente in rapporto al numero dei consiglieri) rimane da risolvere il nodo dei nomi e soprattutto della rappresentanza di genere. Fico vorrebbe in giunta almeno quattro donne ma non si conoscono ancora nomi e partito di appartenenza. Resiste il fermo “niet” di Fico a consiglieri eletti e candidati non eletti ma, a quanto pare, non sarebbero graditi assessori non consiglieri che vorrebbero poi lasciare la giunta fra due anni per candidarsi alle politiche (tra questi ci sarebbero il Pd Mario Casillo e il segretario nazionale del Psi Vincenzo Maraio). Per dovere di cronaca, considerati i nomi che circolano, va evidenziato che qualche malumore non manca a causa del troppo “Napolicentrismo” della giunta che ha in mente il neo presidente che deve sciogliere quello che appare il nodo più ingarbugliato e che riguarda il nome dell’assessore e la delega da assegnare alla lista A testa alta di stretta osservanza deluchiana: a Fico è stato presentato un solo nome: Fulvio Bonavitacola, ex vice presidente della giunta De Luca, con delega alle Attività Produttive. Se da un lato Fico non ha fatto salti di gioia, dall’altro appare difficile un diniego. Un vero e proprio “nodo gordiano” che Fico dovrà sciogliere tra domani e domenica se vorrà arrivare alla prima seduta del Consiglio regionale di lunedì con la giunta già definita e pronta a partire.


