Roberto Fico verso la Regione: gli exit poll lo danno in netto vantaggio su Cirielli
In Campania gli exit poll disegnano, al momento, uno scenario molto chiaro: Roberto Fico è largamente in testa nella corsa alla presidenza della Regione. Le forchette lo collocano tra il 56,5 e il 60,5 per cento, con un valore centrale attorno al 58,5%, ben oltre la soglia necessaria per una vittoria netta.
Molto staccato il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli, accreditato di un consenso tra il 35 e il 39 per cento, con un valore centrale intorno al 37%. Più distanziato ancora Giuliano Granato, candidato della sinistra alternativa e dei movimenti, che gli exit poll attestano intorno al 5%.
Se questi numeri saranno confermati dalle proiezioni e poi dallo spoglio, la Campania si avvierebbe a confermare una guida di centrosinistra, ma con un equilibrio politico interno profondamente diverso rispetto al passato recente, segnato dall’era De Luca.

La mappa dei partiti: il peso di Pd e 5 Stelle
Dentro il quadro complessivo, il voto alle liste racconta una storia significativa sugli equilibri della coalizione che sostiene Fico.
- Il Partito democratico si attesta intorno al 17%, confermandosi per ora come uno dei pilastri della coalizione progressista in Campania.
- Il Movimento 5 Stelle viene stimato attorno al 10%, un risultato che – se confermato – segnerebbe comunque una presenza rilevante, specie considerando la candidatura di un ex presidente della Camera espressione proprio dell’area grillina.
- Le liste civiche e riformiste che sostengono il nuovo corso di centrosinistra fanno registrare numeri interessanti: Casa Riformista è accreditata tra il 5 e il 6%, così come A testa alta, anch’essa stimata tra il 5 e il 6%. Un segnale di radicamento di un’area moderata e riformista che va oltre i partiti tradizionali e che potrebbe contare molto nella futura maggioranza in Consiglio regionale.
Il dato complessivo della coalizione di Fico, sommando il valore centrale del candidato e i risultati delle liste, suggerisce un consenso largo e composito, nel quale il rapporto di forza tra Pd, 5 Stelle e mondo civico-riformista sarà uno dei temi centrali della fase post-elettorale.

Il centrodestra: Fratelli d’Italia primo partito, FI e Lega in affanno
Sul fronte del centrodestra, la fotografia degli exit poll mostra un risultato sotto le attese rispetto ad altre regioni chiave.
- Fratelli d’Italia viene accreditato intorno al 13%, attestandosi come primo partito della coalizione ma senza il traino che in altre competizioni ha spostato in modo decisivo gli equilibri.
- Forza Italia si colloca all’incirca all’11%, un risultato che conferma una certa tenuta dell’area moderata e filo-governativa ma non basta, da solo, a colmare il distacco dal blocco progressista.
- Molto più in difficoltà la Lega, che secondo gli exit poll si fermerebbe intorno al 4%, ben lontana dai picchi di qualche anno fa e ridotta a forza di testimonianza all’interno della coalizione.
Il risultato del centrodestra, nel suo complesso, sembra insufficiente a contendere davvero la Regione al campo progressista. Il valore centrale del consenso a Cirielli, intorno al 37%, fotografa un perimetro che non riesce ad allargarsi oltre il nucleo tradizionale degli elettori di area.
La sinistra alternativa e i margini di protesta
Il 5% attribuito all’inizio a Giuliano Granato e alla sua area indica uno spazio non irrilevante per una sinistra alternativa e di movimento, capace di intercettare una parte del voto di protesta e di chi non si riconosce né nel centrosinistra di governo né nel centrodestra. Ma negli aggiornamenti il valore si è ridimensionato attorno al 3%.
Si tratta di un risultato che, pur non incidendo sugli equilibri di governo regionale, potrà avere un suo peso nel dibattito pubblico e nelle dinamiche sociali, soprattutto sui temi del lavoro, dell’ambiente, dei diritti e dei servizi nei territori più fragili della Campania.
Che cosa ci dicono, davvero, questi exit poll
Gli exit poll, va ricordato, non sono ancora risultati ufficiali: si tratta di stime, con un margine di errore, che andranno verificate con le proiezioni e poi con i dati reali dello spoglio. Ma il quadro che tracciano è coerente e piuttosto netto:
- Vittoria annunciata di Roberto Fico, con un vantaggio ampio su Cirielli.
- Coalizione di centrosinistra plurale, in cui Pd, 5 Stelle e liste civiche-riformiste giocano ruoli tutti significativi.
- Centrodestra sotto soglia competitiva, con FdI primo partito ma senza sfondare, FI in tenuta e Lega marginale.
- Presenza non trascurabile della sinistra alternativa, che consolida uno zoccolo duro di consenso di protesta.
Le prossime ore, con le prime proiezioni e poi con lo spoglio, diranno se questo scenario sarà confermato punto per punto. Ma già da ora la Campania si conferma laboratorio politico complesso, in cui la transizione dal modello De Luca al “modello Fico” potrebbe aprire una fase nuova nei rapporti tra centro, periferie e movimenti sociali.


