Di Antonio Sica

Nel fascino antico del Convento San Martino di Campagna, la Fiera Sposi 2025 ha vissuto uno dei suoi momenti più eleganti grazie a Marianna Lupo, AIR Stylist di Auletta titolare di “New Style”, protagonista della sfilata “SposamiOra”, appuntamento di punta della due-giorni dedicata alle nuove tendenze del wedding 2025/26.
La manifestazione, organizzata in collaborazione con la make-up artist Imma Gagliardi, ha visto la partecipazione di 12 modelle e un lavoro intenso iniziato alle 10 del mattino e proseguito fino alla sera, con la cura di ogni minimo dettaglio. Attorno, come cornice, la suggestione delle pareti materiche del convento e l’atmosfera essenziale di una location che “accoglie” lo stile senza sovrastarlo.

Come in tutte le grandi occasioni “firmate Marianna”, non poteva mancare la madrina della serata Annamaria Curcio, amica del cuore e presenza affettuosa, che accompagna costantemente le sue creazioni. Al centro di tutto, lei: Marianna Lupo, con la sua arte, il suo gusto e la sua visione della sposa contemporanea.

A colpire, anche questa volta, è stato il modo unico con cui Marianna interpreta la sposa. Un approccio fatto di empatia, ascolto e personalizzazione totale. Come lei stessa racconta: “Quando la sposa arriva da me, bisogna prima essere una sua amica. Ogni sposa ha una personalità, e la consulenza è fondamentale: c’è accoglienza, c’è dialogo. Propongo sempre tre tipologie: quello che lei sceglierebbe, quello che consiglierei io e quello che non farebbe mai. E spesso sceglie proprio quello che non immaginava di poter indossare”.
È questa sensibilità, unita a una tecnica raffinata, a rendere le sue acconciature riconoscibili: onde morbide, raccolti naturali, chignon strutturati, intrecci e volumi che valorizzano lineamenti e identità. Nessun modello replicato, nessuna “spesa in serie”: tutto nasce da uno sguardo attento e da una creatività che non si ripete mai.
Anche a Campagna: “Ho cercato -conferma Marianna- di creare varie tipologie di spose, seguendo lineamenti, gusti e caratteristiche. Volevo far emergere la cosa più bella che ciascuna di loro ha”.
A rendere ancora più evocativo l’insieme sono stati gli spazi del convento: pareti nude, segni del tempo, nicchie, archi; addirittura, in un quadro particolarmente scenografico, un affresco sovrasta un piano ornato da drappi bianchi e grigi, fiori tenui e candele scure, creando un contrasto di rara eleganza. Una cornice perfetta per far risaltare il bianco luminoso degli abiti e la raffinatezza delle acconciature di Marianna. La sfilata, pensata anche e soprattutto per le giovani coppie, ha portato in passerella le tendenze sposa 2025/26: linee pulite, abiti scivolati, trasparenze romantiche, tocchi vintage e richiami moderni, tutto armonizzato dalla mano esperta di Marianna. La sua presenza a SposamiOra arriva a poche settimane dalla partecipazione alla Milano Fashion Week, un traguardo che conferma un percorso professionale fatto di crescita continua, studio, intuizione e amore autentico per il proprio lavoro. Eppure, nonostante i palcoscenici importanti, Marianna rimane legata alla sua terra e ai suoi valori: umiltà, generosità, spirito di squadra, capacità di dare visibilità agli altri senza perdere mai la propria identità artistica.

È anche per questo che la sua attività continua a essere un vero faro: un punto di riferimento che, con regolarità, accende i riflettori su Auletta e su tutto il territorio, raccontandolo attraverso la bellezza e il talento. In un momento storico segnato da tante cose brutte, pessime notizie, tensioni e incertezze, eventi come quello di Campagna rappresentano un toccasana per lo spirito.
Marianna lo conferma con la sua opera: mostrare bellezza (non una bellezza puramente estetica, ma la capacità di valorizzare il bello che c’è in ognuno di noi) diventa un modo per ricordare che armonia, cura e sensibilità possono ancora parlare ai cuori.
“SposamiOra” lo ha dimostrato una volta di più: la moda può cambiare, gli stili possono evolvere, ma quando dietro c’è un’artista che vive il suo lavoro come un atto di cura (verso la sposa, verso il territorio, verso la bellezza), allora ogni sfilata diventa un racconto.
E Marianna Lupo, anche questa volta, ha raccontato una storia bellissima.
















