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Polla, Carucci racconta: Il viaggio come diritto, la cura come dovere

“Diritto al viaggio e all’ospitalità. L’esperienza di Fabrizio Carucci, medico senza frontiere”: questo il tema dell’incontro che si si terrà a Polla venerdì 24 ottobre (inizio alle 19:00) presso il convento di Sant’Antonio.

POLLA
locandina evento Diritto al Viaggio e Ospitalità

Fabrizio Carucci, professionista di Polla lavora con Medici senza Frontiere e da pochi giorni tornato da una “missione” a Lesbo. Laureato in Psicologia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma con specializzazione presso l’Università Cattolica, nel 2016 ha collaborato per un anno con Emergency, l’Associazione fondata da Gino Strada. Dal 2017 lavora con Medici Senza Frontiere ed ha partecipato a importanti missioni in Sud Sudan, Sudan, e due volte in Libano e nello Jemen prima di passare a Lesbo.

Nel corso dell’evento, organizzato dall’Associazione I Ragazzi del Ponte presieduta da Federico Curcio, Fabrizio Carucci parlerà della sua esperienza in prima linea con Medici senza Frontiere e del diritto al viaggio e al movimento, analizzando le difficoltà che si affrontano e si dovranno affrontare in futuro e quali sono gli ostacoli da superare.

L’argomento verrà affrontato insieme alla giornalista freelance Sara Manisera, esperta di medio Oriente, e al fotoreporter Romano Maniglia che, nell’occasione proporrà una mostra fotografica sulla rotta Atlantica.

Medici senza Frontiere

MEDICI SENZA FRONTIERE
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Nasce ufficialmente nel dicembre del 1971 in Francia per merito di un gruppo di medici e di giornalisti con 300 volontari (compresi i 13 medici e giornalisti fondatori) per assicurare a chiunque cure mediche indipendentemente da sesso, razza, lingua, religione, credo o appartenenza politica. Il loro sogno? Fare un passo in più rispetto ai principi tradizionali dell’intervento umanitario: inaugurano un nuovo stile dell’azione in grado di combinare immediatezza professionalità con indipendenza e testimonianza. Salvare vite e curare, ma anche raccontare e denunciare. La prima missione è in Nicaragua, a Managua, dove nel 1972 un terremoto distrugge gran parte della città con migliaia di vittime (tra 10.000 e 30.000 persone).

Da allora sono state effettuate missioni in oltre 90 paesi in difficoltà grazie a 65mila operatori. In Italia MSF opera dal 1998 assistendo migranti, rifugiati, più vulnerabili e marginalizzati con l’obiettivo di fornire loro assistenza medica umanitaria, psicologica e sociosanitaria, colmando le lacune presenti nel sistema sanitario.

Nel 1999 MSF ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace quale “riconoscimento del lavoro umanitario pionieristico realizzato in vari continenti”.

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