Il prossimo 23 e 24 novembre si terranno le elezioni regionali in Campania. Il Consiglio regionale sarà rinnovato per un mandato di cinque anni, con 50 consiglieri più il presidente eletto. La novità principale è l’introduzione di alcune modifiche alla legge elettorale della Regione Campania, la n. 4 del 2009, che cambiano profondamente la distribuzione dei seggi e la composizione del Consiglio. Confermato il sistema proporzionale con premio di maggioranza, ma con nuove regole: prima della riforma, la coalizione del presidente eletto poteva ottenere almeno il 60% ma non più del 65% dei seggi in Consiglio. Con la nuova legge regionale è stato abolito il limite massimo del 65%, quindi, a partire dalle prossime elezioni, se una coalizione ottenesse l’80% dei voti, otterrebbe anche l’80% dei seggi.

La novità più rilevante riguarda la soglia di sbarramento, fissata al 2,5% dei voti validi regionali. Chi non supera il 2,5% resta escluso dalla ripartizione dei seggi, anche se sostiene il presidente vincente. Ancora una novità, ma questa volta riguarda i consiglieri nominati assessori. Con la precedente legge elettorale, tali consiglieri erano obbligati a dimettersi per ottenere l’assessorato, perdendo definitivamente il posto in consiglio. Ora, invece, la nomina comporta solo la sospensione: il consigliere, dunque, viene nominato assessore e viene temporaneamente sostituito dal primo dei candidati non eletti, ma, se lascia la Giunta, può rientrare in Consiglio. Per quanto riguarda le modalità di voto: l’elettore riceve una sola scheda ma può esprimere due voti: uno per la lista provinciale e uno per il candidato presidente. È ammesso il voto disgiunto: quindi si può votare per un candidato presidente e, allo stesso tempo, per un consigliere di una lista avversa.