Di Geppino D’Amico
Si avvia a soluzione la problematica dei rifiuti stoccati dall’Azienda S.R.A. nell’area industriale di Polla. Il problema si era creato a seguito del fallimento dell’azienda e del sequestro sito disposto dalla Magistratura. Il Comune guidato da Massimo Loviso ha più volte chiesto all’azienda e ai curatori del fallimento la rimozione delle tonnellate di rifiuti provenienti da diversi comuni del Vallo di Diano e del Cilento. Di fronte ad una precisa ordinanza del sindaco quale Autorità locale preposta non solo i rifiuti non erano stati rimossi ma addirittura le parti chiamate in giudizio avevano anche impugnato le ordinanze sindacale innanzi al Giudice Amministrativo.

Si tratta di un notevole quantitativo di rifiuti che, in base ad una stima effettuata si tratterebbe di cica 6.000 (Seimila) tonnellate. Di fronte a un intervento ritenuto assolutamente necessario anche ai fini della tutela dell’ambiente e della salute pubblica, non disponendo il Comune di Polla delle risorse finanziare occorrenti per attuare gli interventi necessari e indifferibili e non potendo pregiudicare le pubbliche economie locali il Comune di Polla ha chiesto aiuto alla Regione “interventi sostitutivi finalizzati alla rimozione e trattamento dei rifiuti”. Dopo numerosi incontri in loco e presso gli uffici della Regione la decisione è stata presa (V. intervista).
La Giunta Regionale ha deliberato di formulare indirizzo alla Direzione Generale Ciclo integrato dei Rifiuti, autorizzazioni ambientali, osservatorio e documentazione per il finanziamento, sulla base della disponibilità delle risorse appostate nel bilancio regionale, per l’esecuzione in danno di interventi di bonifica da parte della Pubblica Amministrazione, dell’intervento di messa in sicurezza mediante la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti e l’esecuzione delle indagini preliminari ambientali presso l’impianto di trattamento rifiuti “S.R.A. Sviluppo Risorse Ambientali S.r.l.” ubicato nel Comune di Polla (SA); di prendere atto che gli interventi saranno realizzati in danno ai soggetti obbligati che non hanno ottemperato alle Ordinanze Sindacali emanate per la rimozione dei rifiuti stoccati sulle aree degli impianti, mettendo a rischio contaminazione le matrici ambientali (suolo e acque sotterranee) e a rischio sanitario le popolazioni circostanti.

Analoga iniziativa è stata decisa per due impianti di trattamento rifiuti in provincia di Caserta: “Campania Energia”, ubicato nel Comune di Teano, e “Metalplast” ubicato nel Comune di Ailano. Con l’atto deliberativo adottato nei giorni scorsi la Regione prende atto che gli interventi saranno realizzati in danno ai soggetti obbligati che non hanno ottemperato alle Ordinanze Sindacali emanate per la rimozione dei rifiuti stoccati sulle aree degli impianti, mettendo a rischio contaminazione le matrici ambientali (suolo e acque sotterranee) e a rischio sanitario le popolazioni circostanti. I Comuni di Polla, Teano e Ailano si attiveranno per proseguire fino al completamento le necessarie procedure amministrative e giudiziarie in danno ai soggetti obbligati, pena la revoca del finanziamento programmato; le risorse finanziarie che i Comuni recupereranno a seguito dell’attivazione delle procedure in danno sono da attribuire in capo alla Regione Campania a garanzia dell’impegno finanziario che l’Ente ha assunto con il presente provvedimento; le spese sostenute per gli interventi in parola sono assistite da privilegio speciale immobiliare sulle aree medesime, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2748, secondo comma, del Codice civile. Detto privilegio si può esercitare anche in pregiudizio dei diritti acquistati dai terzi sull’immobile. Quindi, la Regione anticipa le somme che saranno restituite al termine delle vicenda giudiziaria.