Si è svolto questa mattina, nello scenario suggestivo del Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte a Padula, il secondo incontro promosso dall’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Michela Cimino. L’iniziativa, fortemente voluta dal consigliere delegato all’Ambiente Giuseppe Tierno, ha messo al centro del confronto la delicata questione della carenza idrica che interessa uno dei monumenti più preziosi del territorio.
All’appuntamento erano presenti rappresentanti istituzionali, tecnici ed esponenti del mondo ecclesiastico e civile: dal presidente del Consorzio di Bonifica Beniamino Curcio al direttore Mariano Alliegro, insieme ai parroci della diocesi di Teggiano-Policastro don Giuseppe Radesca, don Vincenzo Federico e don Ferdinando Barra. Hanno partecipato anche i titolari della Società agricola “La Fonte”, il presidente del Comitato Civico di Padula Giuseppe Perito, una delegazione della Soprintendenza di Salerno e Avellino, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Emilio Bosco, l’assessore all’Ambiente di Sala Consilina Teresa Paladino e il professore Germano Torresi.
Dal confronto è emersa la volontà condivisa di costituire un gruppo tecnico interistituzionale che possa indagare a fondo le condizioni del Battistero, alla luce di scelte progettuali del passato che oggi, in un contesto ambientale mutato, necessitano di essere riviste. L’obiettivo è arrivare a una fotografia chiara della situazione attuale per garantire un equilibrio tra la salvaguardia del monumento e la tutela della risorsa idrica, patrimonio comune di storia e territorio.

Il consigliere Tierno, a conclusione dell’incontro, ha espresso soddisfazione per il clima costruttivo e la decisione condivisa di avviare un tavolo tecnico permanente. A comporlo saranno figure qualificate: un geologo incaricato di svolgere un’indagine geognostica per analizzare le caratteristiche geologiche e ambientali del sito, un ingegnere del Consorzio di Bonifica, un esperto della Soprintendenza, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale e altri professionisti che seguiranno passo dopo passo il percorso di tutela.
«È un impegno comune – ha sottolineato Tierno – che ci permetterà di disporre delle informazioni tecniche necessarie per compiere scelte giuste e responsabili, al fine di preservare un luogo di straordinaria bellezza del nostro territorio».