di Elia Rinaldi
La Certosa di San Lorenzo, scrigno di storia e spiritualità, ha fatto da cornice questa mattina a Padula alla cerimonia di consegna del Premio internazionale Joe Petrosino, promosso dall’associazione intitolata all’eroico poliziotto italoamericano.
Ad aprire la giornata sono stati i saluti istituzionali della sindaca Michela Cimino, del presidente dell’associazione Pasquale Chirichella, del consigliere regionale Tommaso Pellegrino, dei sindaci Modesto Lamattina (Caggiano) e Massimo Loviso (Polla), dell’assessore di Sala Consilina Jose Biscotti e di Nino Melito Petrosino, pronipote del celebre investigatore. Tra gli interventi anche quello di Paola Magaldi, nuova dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo e del Liceo Scientifico di Padula, che ha accompagnato una delegazione di studenti, portando così il mondo della scuola al centro della manifestazione.
Il primo riconoscimento è andato al giornalista e scrittore Stefano Baudino, che ha espresso con emozione il suo orgoglio, ricordando la visita di molti anni fa alla Casa Museo Joe Petrosino, esperienza che lo colpì profondamente e che ancora oggi lega il suo percorso professionale al ricordo dell’eroe di Padula.
È stato poi il turno di Mario Cavallaro, testimone di giustizia, che con parole forti ha ribadito l’importanza di denunciare la criminalità, anche a costo di sacrifici personali: “È un dovere morale – ha affermato – anche quando la risposta dello Stato tarda ad arrivare”.
Il premio ha visto protagonisti anche due figure di spicco originarie del Vallo di Diano. Domenico La Padula, comandante del nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, ha sottolineato la soddisfazione di ricevere un riconoscimento così prestigioso nella propria terra, dedicato a chi ha sacrificato la vita per la legalità.
Con lui il procuratore capo di Catania, Francesco Curcio, che ha voluto ricordare il padre, anch’egli magistrato, e la moglie, a cui ha dedicato il premio. Ma non ha mancato di lanciare un monito al territorio: “Il Vallo di Diano non deve cullarsi nell’illusione di essere un’isola felice. Le mafie guardano con interesse a terre belle e ricche come questa, cercando di insinuarsi tra imprenditori in difficoltà o di influenzare la politica locale. La vigilanza deve restare alta, soprattutto perché siamo al confine con aree a forte presenza criminale, sia campane che calabresi”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati di benemerenza. A riceverli sono stati Veronica Pastori, comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, il giornalista Paolo De Chiara, Giuseppe Ferrigno del Nucleo mobile della Guardia di Finanza di Nocera Inferiore, Nicola Molinari, comandante della Sottostazione della Polizia Stradale di Sala Consilina, e la giornalista Fabiana Pacella.
Un evento denso di significato, che ha riportato ancora una volta l’attenzione sulla figura di Joe Petrosino e sul suo esempio di coraggio, impegno civile e amore per la legalità, valori che continuano a ispirare nuove generazioni.